
SCARLINO – Stamattina si è tenuto, presso Confindustria Toscana Sud di Grosseto, l’incontro con Nuova Solmine, durante il quale l’azienda ha illustrato l’andamento del mercato europeo e italiano dell’acido solforico, analizzando sia i livelli produttivi che l’evoluzione della domanda.
Dai dati presentati emerge che, dal 2015 ad oggi, il mercato europeo ha registrato una flessione del 18%, con una contrazione parallela di domanda e offerta, indice di un contesto in progressiva difficoltà. Nel corso della riunione, Nuova Solmine ha inoltre comunicato alle organizzazioni sindacali territoriali di aver formalizzato la propria manifestazione di interesse per l’acquisizione di Venator.
«Per la Uiltec Toscana Sud – spiega il segretario di Paolo Giovannetti -, tale intenzione viene accolta con favore. Come più volte ribadito anche nei tavoli istituzionali, riteniamo fondamentale che un sito strategico come quello oggi in capo a Venator venga rilevato da una realtà italiana e radicata nel territorio, elemento decisivo per garantire: la tutela ambientale, la continuità produttiva, le prospettive occupazionali e di sviluppo per l’area industriale di Scarlino e per l’intero territorio provinciale e regionale».
«Siamo in una fase cruciale e delicata, nella quale sarà essenziale il ruolo delle nuove istituzioni regionali appena insediate, affinché si confermino garanti e sostenitrici del percorso avviato, evitando ostacoli che potrebbero rallentare o compromettere un processo dal quale dipendono ricadute decisive per il territorio. Occorre proseguire con determinazione verso la riattivazione del sito Venator, accompagnando tale percorso con tutte le infrastrutture e autorizzazioni necessarie».
«In questo contesto, è utile ricordare quanto emerso nei recenti tavoli al Mimit sulla vertenza Venator. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha parlato di “prospettive concrete di rilancio industriale”, evidenziando i progressi nel processo di reindustrializzazione e l’interesse manifestato da più soggetti industriali, potenzialmente pronti a garantire sia la continuità produttiva che l’occupazione. Tale quadro conferma la necessità di un presidio costante da parte delle istituzioni e delle parti sociali. È fondamentale che qualunque soggetto subentri nell’acquisizione dello stabilimento presenti un progetto industriale chiaro e vincolante, capace di garantire la continuità del processo produttivo negli anni futuri, tutelando competenze, occupazione e sviluppo».
«La Uiltec Toscana Sud continuerà a seguire con la massima attenzione ogni fase, ponendo al centro le garanzie per i lavoratori, la salvaguardia del territorio e una prospettiva industriale solida e duratura».