
FOLLONICA – Il consigliere comunale Giacomo Manni, capogruppo del Gruppo Misto, ha presentato un’interrogazione ufficiale rivolta al sindaco e alla Giunta in merito allo stato del Piano operativo comunale, lo strumento urbanistico che definirà lo sviluppo di Follonica nei prossimi anni.
Dopo le elezioni amministrative del 2024, spiega Manni, “era lecito attendersi un indirizzo chiaro sull’avanzamento del Piano Operativo, ma ad oggi non è stata fornita alcuna informazione né sui contenuti, né sulle tempistiche. In città cresce l’attesa su un tema strategico, mentre permane un silenzio istituzionale che rischia di alimentare incertezza”.
Il consigliere sottolinea che il Piano Operativo “non può essere considerato un semplice atto tecnico o edilizio, ma l’architrave delle scelte politiche future: diritto alla casa e sostegno alle giovani famiglie; rigenerazione urbana e riqualificazione delle aree esistenti; contrasto al consumo di suolo e adattamento climatico; sviluppo produttivo e coordinamento con le aree industriali limitrofe”.
All’interno dell’interrogazione, Manni richiama anche il tema della mobilità sostenibile, richiedendo che la pianificazione affronti in modo strutturale le criticità emerse nei quartieri di Senzuno e Pratoranieri, dove episodi recenti – come la deviazione provvisoria in via Palermo – hanno evidenziato “la necessità di soluzioni organiche e sicure”.
Altro passaggio centrale è lo sviluppo economico: il consigliere invita l’Amministrazione a valutare una visione integrata tra l’area industriale di Follonica e quella della Botte (Scarlino), per cogliere opportunità infrastrutturali, occupazionali e imprenditoriali.
Con l’interrogazione, Manni chiede alla Giunta:
lo stato dei lavori sul Piano Operativo;
gli orientamenti politici su casa, ambiente e sviluppo;
l’esistenza di un cronoprogramma con tempi certi;
le modalità di coinvolgimento del Consiglio e dei cittadini.
“Nel calendario diffuso alla stampa, l’Amministrazione aveva indicato un percorso partecipativo con quattro tappe tematiche – prosegue Manni -: il 26 giugno dedicato esclusivamente all’area ex Ilva; il 17 luglio su verde urbano, resilienza climatica e spazi pubblici; il 25 settembre su mobilità sostenibile e piano della mobilità; e il 16 ottobre su social housing e politiche abitative. Ad oggi, però, dopo il primo incontro svolto, le restanti date non hanno avuto seguito né alcuna comunicazione ufficiale su rinvii o aggiornamenti”.
“Non è solo una questione di appuntamenti non svolti – afferma il consigliere -. A oggi non è arrivata neppure una comunicazione ufficiale su eventuali rinvii o modifiche del metodo annunciato. Se l’Amministrazione ha deciso di superare l’Urban Center o di cambiare percorso, lo dica chiaramente. L’idea iniziale, per quanto condivisibile nello spirito, non è stata mai tradotta in un metodo concreto. È legittimo cambiare impostazione, ma non lasciare la città nell’incertezza”.
“Una città come Follonica – conclude Manni – non può rimanere sospesa. Sul futuro urbanistico serve una visione trasparente, partecipata e definita nei tempi. La pianificazione è una responsabilità politica, non un atto burocratico”.