
GROSSETO – “Siamo profondamente scossi dalla notizia improvvisa della morte del nostro consigliere Fabrizio Goracci“. Simone Rusci, presidente del Parco della Maremma, commenta così la scomparsa dell’imprenditore agricolo del Collecchio, membro del Consiglio del Parco e profondo conoscitore delle sue aree boschive e, più in generale, del territorio.
Malato da tempo, Goracci è deceduto la notte scorsa, dopo un peggioramento. “Con Fabrizio Goracci ho lavorato a stretto contatto, prima come consigliere e poi come presidente. In questi anni è stato un riferimento per tante attività che abbiamo messo in campo, una per tutte il percorso ciclabile del Collecchio. Perdo un amico sincero, al quale devo molto”.
Goracci è stato consigliere dal 1996 al 1998 e poi di nuovo, in rappresentanza del Comune di Magliano in Toscana dal 2016 al 2021 e dal 2022 ad oggi. “Una persona – prosegue Rusci – che si è sempre contraddistinta non solo per le sue competenze e conoscenze, ma anche per la serietà con cui svolgeva il suo ruolo di consigliere, al di là delle sue appartenenze politiche, come dimostra il fatto che ha per molti anni rappresentato l’amministrazione comunale maglianese per due giunte differenti. Per questo, siamo tutti profondamente colpiti dalla tragica notizia”.
Al cordoglio dell’ente Parco si unisce anche quello del Comune di Magliano in Toscana che aveva confermato a Goracci il compito di rappresentare l’amministrazione comunale all’interno del Consiglio. “Apprendiamo con sgomento la notizia”, dice il sindaco Gabriele Fusini – “Fabrizio era un carissimo amico e una persona che conoscevo fin da quando eravamo ragazzi. E proprio consapevole della sua competenza e serietà avevamo rinnovato il suo compito di rappresentarci nell’organismo dell’ente Parco. Ai suoi familiari, quindi, porgo le mie più sentite condoglianze, anche a nome del Comune di Magliano”.
Goracci, imprenditore agricolo e agrituristico, gestiva l’azienda di famiglia Podere Brancalino al Collecchio, sulla strada di San Donato. Titolare di un’attività di silvicoltura con specializzazione in taglio e manutenzione del bosco, era anche sommozzatore con brevetto di specializzazione in deep diving. “Il suo apporto in questi anni – conclude Rusci – è stato fondamentale. Per questo è doveroso ricordarlo e il Consiglio del Parco e tutto l’ente si uniscono al dolore della famiglia”.