
FOLLONICA – “Follonica apra alla possibilità di restare insieme ai propri animali anche dopo la vita”. A dichiararlo, dopo aver inviato una proposta di deliberazione all’Amministrazione comunale, sono i consiglieri e le consigliere di opposizione Emanuele Betti, Francesco Ciompi, Mirjam Giorgieri, Francesca Stella, Andrea Pecorini.
“Gli animali d’affezione non sono semplici ‘animali’ – spiegano -: sono membri delle nostre famiglie, compagni delle nostre giornate, custodi silenziosi dei nostri affetti più sinceri. Ci stanno accanto senza chiedere nulla, ci consolano nei momenti difficili e ci amano con una lealtà che spesso supera quella di qualsiasi umano. Proprio per questo, non possiamo più considerarli come oggetti o presenze marginali: sono compagni di vita, e il loro posto accanto a noi deve essere riconosciuto anche nei momenti più delicati, quando la vita finisce”.
“La Regione Toscana, da sempre faro del progressismo e della civiltà, ha approvato una legge che permette di tumulare le ceneri degli animali d’affezione nel loculo insieme ai loro proprietari. È un gesto di civiltà e di profonda umanità: un riconoscimento ufficiale della bellezza e della forza del legame tra persone e animali, di quel legame che milioni di cittadini e cittadine vivono ogni giorno. Noi, come gruppi di opposizione, vogliamo portare questo diritto anche nel nostro Comune”.
“Proponiamo di modificare il regolamento cimiteriale, così che ogni cittadino e ogni cittadina possa vivere questo gesto di amore e continuità anche qui, a casa nostra – affermano i gruppi Follonica a Sinistra, Pd e Andrea Pecorini Sindaco -. Perché la perdita di un amico a quattro zampe lascia un vuoto enorme, e la possibilità di restare insieme, anche oltre il tempo della vita, è un conforto reale per chi ha conosciuto la tenerezza, la fedeltà e la gioia che solo un animale sa donare”.
“Non si tratta di una semplice mozione: è una vera e propria proposta di delibera, pensata per rendere questo passo concreto, immediato e attuabile. Non comporta costi, ma porta con sé un valore umano e sociale enorme – concludono -. È un piccolo gesto, ma che parla di grande civiltà. È il riconoscimento che l’amore vero non conosce barriere, e che il rispetto per chi ci ha amato incondizionatamente non ha prezzo”.