


MARINA DI GROSSETO – È stato recuperato nella giornata di ieri, domenica 12 ottobre, il corpo di Marco Danti, medico anestesista di 32 anni originario di Lerici, scomparso sabato mattina durante un’immersione al largo delle Isole Formiche, nello specchio di mare antistante Marina di Grosseto.
Le ricerche erano scattate nella tarda mattinata di sabato, quando gli altri componenti della comitiva di sub partiti da Castiglione della Pescaia si sono accorti della mancata riemersione del giovane. Immediato l’allarme alla Capitaneria di porto, che ha attivato le operazioni di soccorso.
Sul posto sono intervenute le unità navali dell’Ufficio circondariale marittimo di Porto Santo Stefano, coordinate dalla Direzione marittima di Livorno. Fondamentale anche il contributo del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Livorno, che tuttavia non ha potuto procedere all’immersione per la profondità troppo elevata del ritrovamento, stimata intorno ai 60 metri, oltre i limiti operativi consentiti.
Il corpo di Danti è stato localizzato sabato pomeriggio grazie a sofisticate attrezzature di rilevazione subacquea della Guardia Costiera, ma l’orario e le condizioni di luce hanno impedito un recupero immediato. Le operazioni sono riprese nella giornata di domenica, con l’intervento del Nucleo subacqueo specializzato della Guardia Costiera di Genova.
Alle ricerche hanno collaborato anche un’unità navale dell’Arpat e un diving locale, che ha fornito supporto tecnico in mare. Una volta riportata a galla la salma, questa è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Grosseto, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
È stata aperta un’inchiesta per accertare le cause della morte. Marco Danti si era immerso utilizzando bombole; sarà quindi disposta un’autopsia e, con ogni probabilità, una consulenza tecnica sull’attrezzatura utilizzata.