


ELEZIONI REGIONALI, ULTIME ORE PRIMA DEL VOTO: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE
GROSSETO – Dopo la chiusura ufficiale della campagna elettorale, oggi è il giorno di silenzio prima del voto per le elezioni regionali in Toscana. Le operazioni elettorali si svolgeranno domenica 12 ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì 13 ottobre dalle 7 alle 15, come già accaduto nelle consultazioni del 2010 e 2020. Lo spoglio delle schede comincerà nel pomeriggio di lunedì.
In tutta la Toscana saranno operative 3922 sezioni elettorali, quattordici in meno rispetto alla tornata precedente. Presidenti, segretari e scrutatori – oltre 23.000 persone coinvolte – inizieranno le attività già da sabato, con la verifica e l’autenticazione delle schede e la predisposizione del materiale.
Per votare sarà necessario esibire un documento di identità valido insieme alla tessera elettorale. In caso di smarrimento o deterioramento, sarà possibile richiederne un duplicato presso il Comune di residenza, i cui uffici resteranno aperti anche nella giornata di domenica.
Secondo i dati aggiornati a fine settembre, risultano iscritti alle liste elettorali 3.007.106 cittadini, con un incremento di quasi 22.000 unità rispetto al 2020. Fra questi, oltre 17.000 neomaggiorenni e 203.242 residenti all’estero, iscritti all’AIRE, pari al 6,75% del totale.
Gli elettori riceveranno un’unica scheda arancione, con la possibilità di esprimere due voti: uno per il candidato presidente della Regione e uno per una delle liste a sostegno. I due voti possono anche essere disgiunti, ovvero indirizzati a candidati appartenenti a schieramenti diversi.
Sulla scheda elettorale, i simboli delle liste sono disposti sulla sinistra. Accanto, in corrispondenza di ciascuna lista o coalizione, compare il nome del candidato presidente sostenuto. Per ogni simbolo, è presente l’elenco dei candidati al Consiglio regionale della circoscrizione, con una casella da barrare per esprimere la preferenza.
La Toscana è divisa in tredici circoscrizioni: quattro per l’area metropolitana di Firenze e una per ciascuna delle altre province. Ogni lista doveva essere presente in almeno nove circoscrizioni per essere ammessa, ma in questa tornata elettorale tutte le liste sono state presentate in tutte le aree.
Ecco la versione da scaricare (clicca qui)
I nomi dei candidati consiglieri, come l’ordine delle liste, variano da circoscrizione a circoscrizione. Non era obbligatorio neppure presentarsi in tutte: a ciascana lista per essere ammessa ne bastavano nove. In questa tornata elettorale tutte le liste sono comunque presenti in ogni circoscrizione.
Il voto alla lista comporta automaticamente l’attribuzione del voto al candidato presidente collegato. Diversamente, votando solo il presidente, nessuna lista riceverà il voto. È possibile indicare un candidato presidente e, contestualmente, una lista di diversa appartenenza (voto disgiunto), con eventuale indicazione di uno o due candidati consiglieri.
Le preferenze sono state reintrodotte nel 2015 e consentono di scegliere fino a due candidati consiglieri della stessa lista, con obbligo di alternanza di genere: un uomo e una donna, pena l’annullamento della seconda preferenza. Se vengono espresse più di due preferenze, tutte saranno considerate nulle.
Alcune liste hanno presentato anche il cosiddetto listino regionale – una lista bloccata i cui nomi non compaiono sulla scheda ma sui manifesti ufficiali. In questa tornata elettorale ne hanno fatto uso Pd e Lega. I candidati del listino saranno i primi ad essere eletti se la lista supera la soglia di sbarramento. La presenza di tale listino è segnalata sulla scheda con la dicitura “lista regionale presente”.
In caso di elezione a consigliere regionale e successiva nomina ad assessore, sarà necessaria la decadenza dal ruolo consiliare, con subentro del primo dei non eletti nella lista.
La legge elettorale regionale prevede un eventuale turno di ballottaggio, che si svolgerebbe a distanza di due settimane dal primo, solo se nessun candidato supererà il 40% dei voti validi. Si tratta di una particolarità tutta toscana: la soglia è inferiore rispetto a quella del 50% più uno prevista per i comuni.
In caso di ballottaggio, si confronteranno i due candidati più votati. Non sarà possibile, in questa fase, modificare le coalizioni: i collegamenti rimarranno invariati. Alle elezioni del 2020, il presidente uscente Eugenio Giani fu eletto al primo turno con il 48,62%, contro il 40,46% di Susanna Ceccardi. L’affluenza si attestò al 62,6%, in netta risalita rispetto al 48,28% del 2015.
I risultati delle votazioni saranno consultabili in tempo reale sul sito della Regione Toscana tramite la piattaforma nazionale Eligendo. Si tratterà però di dati ufficiosi: la proclamazione ufficiale spetterà alla Corte d’Appello, che dovrà validare i verbali delle sezioni. Tale operazione avviene solitamente entro dieci giorni dalla chiusura delle urne.
Entro i successivi dieci giorni dalla proclamazione, sarà convocata la prima seduta del Consiglio regionale, nel corso della quale il nuovo presidente comunicherà la composizione della giunta. Nella legislatura uscente l’esecutivo regionale era composto da otto assessori, equamente divisi tra uomini e donne.