
GROSSETO – «È stata una campagna elettorale davvero breve. Una manciata di settimane per provare a raccontare una visione, per ascoltare, per incontrare, per capire. Non ho avuto molto tempo, è vero, ma fin dal primo giorno ho deciso che l’unico modo per affrontare questa sfida era metterci la faccia. Senza filtri, senza mediazioni» a dirlo
Alessio Scheggi candidato Pd per il Consiglio regionale della Toscana.
«Ho percorso in lungo e in largo tutta la provincia di Grosseto. Ho fatto decine e decine di chilometri in pochi giorni, cercando di toccare ogni angolo del nostro territorio, dalle realtà urbane più grandi fino ai borghi più piccoli e decentrati. Ogni luogo ha una sua voce, ogni comunità ha qualcosa da dire, e io ho cercato di ascoltarle tutte, anche quando il tempo sembrava non bastare mai».
«Avrei voluto fare ancora di più. Andare dove non sono riuscito ad arrivare, fermarmi più a lungo in certi paesi, approfondire ancora meglio alcune questioni. Ma ho cercato di essere presente, non solo fisicamente, ma con attenzione e rispetto, senza quella fretta elettorale che troppo spesso riduce la politica a frasi fatte e foto di circostanza. Ho scelto una strada diversa. Ho scelto di non gonfiare i giornali di comunicati pieni di slogan. Ho scelto di ascoltare davvero e di dire ciò che penso della nostra Toscana, senza nascondere le cose che non vanno e proponendo soluzioni concrete».
«L’ho fatto con la sensibilità di chi ha iniziato il suo percorso politico da giovane, con la voglia sincera di mettersi al servizio degli altri. E con lo sguardo di un professionista – un avvocato – che ogni giorno si confronta con i problemi concreti delle persone: il lavoro che manca, le imprese che faticano, le famiglie che si sentono sole, le istituzioni che sembrano lontane. Ho raccolto storie, dubbi, richieste. Ho sentito la voglia di cambiamento, ma anche il bisogno profondo di tanti cittadini di essere ascoltati. La politica non può più permettersi di parlare sopra la testa delle persone. Deve tornare a terra, tra la gente, a camminare fianco a fianco» continua la nota di Scheggi.
«La nostra terra – la Maremma – è una terra bellissima, ma anche complessa. Una terra che troppo spesso si è sentita marginale, periferica, lasciata sola a gestire problemi grandi con mezzi piccoli. Ma è anche una terra piena di energia, di speranza. Ha bisogno di ritrovare un’identità forte, che non sia solo nostalgica ma anche proiettata nel futuro. Serve una visione chiara, serve impegno, serve concretezza. Dobbiamo lavorare per migliorare le infrastrutture, rafforzare i servizi, sostenere le imprese, valorizzare il nostro patrimonio culturale e ambientale. Dobbiamo farlo senza lasciare indietro nessuno: né chi vive nei centri urbani, né chi abita nei piccoli comuni delle aree interne».
«Io voglio essere una voce di questo territorio in Regione. Una voce seria, costante, credibile, responsabile. Perché so quanto sia importante, oggi più che mai, portare in Regione le istanze reali della nostra comunità. La politica deve tornare a essere servizio, ascolto, concretezza. Deve saper coniugare innovazione e tradizione, guardare avanti senza dimenticare da dove veniamo. Deve rimettere al centro le persone, le famiglie, le imprese, chi lavora ogni giorno e chiede solo condizioni più giuste per farlo. C’è tanto da fare. Ma io ci sono. E sono pronto a metterci tutto l’impegno che serve, giorno dopo giorno. Insieme possiamo farlo. Insieme possiamo costruire un futuro all’altezza delle nostre aspettative e delle nostre speranze. Con passione, concretezza e rispetto».