
GROSSETO – Lidia Bai, candidata del Partito Democratico alle elezioni regionali toscane del 12 e 13 ottobre, e fino al 2024 presidente del Parco Nazionale delle Colline Metallifere, presenta una proposta innovativa per mettere in rete e valorizzare tutti i parchi, le aree naturali protette e le riserve regionali della Provincia di Grosseto.
“Un territorio che vanta un patrimonio naturale straordinario: parchi regionali, riserve naturali, oasi Wwf e parchi archeologici, tra questi il Parco Naturale della Maremma, il Parco Faunistico del Monte Amiata, la Riserva Naturale di Diaccia Botrona, la Riserva Naturale delle Bandite di Scarlino, il Parco nazionale delle Colline Metallifere, in tutto 25 tra parchi, oasi e riserve naturali. Queste aree offrono paesaggi mozzafiato, opportunità di escursioni, osservazione della fauna e flora, oltre a preservare ambienti naturali, geologici, archeologici, storici e culturali unici”.
“La Maremma ha una ricchezza naturalistica senza pari – afferma Lidia Bai –. La mia proposta è creare un sistema integrato di tutti i parchi, sull’esempio del Sistema Musei di Maremma collaudato da tempo e che ha dato ottimi risultati. Non si tratta di un nuovo ente, ma di un coordinamento e una messa in rete che ottimizzi promozione, gestione, accesso a bandi e opportunità statali ed europee”.
Il progetto, denominato “Parchi di Maremma”, prevede:
la creazione di un marchio unico per identificare i parchi della provincia;
un sito web dove ogni realtà è presente con immagini, testi e informazioni su orari, accessibilità, percorsi, eventi e contenuti naturalistici, geologici, storici e culturali;
la creazione di canali social media come Facebook, Instagram e Youtube, iniziative coordinate di promozione turistica e culturale, integrando parchi e musei per un turismo ambientale e culturale a 360 gradi, creazione di uno sportello unico per la partecipazione a bandi e finanziamenti, progettazione di percorsi integrati, sviluppo di progetti tematici e inclusivi.
“Con questo sistema, i parchi della Maremma parleranno un solo linguaggio – conclude Bai –. Saranno più accessibili, più visibili e più attrattivi per turisti, studiosi e appassionati, contribuendo allo sviluppo sostenibile del territorio”.