
SCARLINO – Fumo dalla ciminiera. La Venator di Scarlino torna a produrre, almeno in parte. Oggi, 9 ottobre è stata riattivata una linea di produzione all’interno dello stabilimento. Per una produzione temporanea, che dovrebbe durare una decina di giorni ma che, se le condizioni di mercato lo consentiranno, potrà essere estesa fino a due o tre mesi.
Un segnale concreto e visibile, il fumo torna a uscire dalla ciminiera, che per lavoratori, sindacato e territorio rappresenta un simbolo di speranza dopo due anni di fermo produttivo. Oggi parte un processo di recupero di materiale accumulato nell’impianto negli anni che dopo essere rilavorato può essere venduto sul mercato.
«Non si tratta di una ripartenza piena, ma di un primo passo – spiega Fabrizio Dazzi, segretario della Filctem Cgil Grosseto -. La riattivazione di una parte dell’impianto permetterà di rimettere in moto alcune macchine, di fare manutenzione e di riportare al lavoro alcuni tecnici. È un’operazione temporanea, ma importante: dimostra che la fabbrica è viva, che gli impianti sono perfettamente funzionanti e che le maestranze hanno ancora tutte le competenze necessarie per farla ripartire davvero».
La rimessa in marcia di una linea produttiva non risolve le criticità economiche e industriali dello stabilimento, ma conferma che Venator può tornare operativa se verranno trovate soluzioni per la vendita e il rilancio.
«Il ritorno del fumo dalla ciminiera è un segnale atteso – aggiunge Riccardo Tosi, componente della segreteria Cgil Grosseto e rappresentante sindacale in Venator –. È il simbolo di una speranza concreta: dimostra che, nonostante tutto, gli impianti sono in grado di funzionare e il capitale umano è ancora qui, pronto a fare la propria parte. Adesso serve una prospettiva chiara, un piano industriale e la volontà di investire per riportare pienamente al lavoro chi da troppo tempo è fermo».
Martedì prossimo si terrà un nuovo incontro per fare il punto sul processo di vendita e sul rilancio dello stabilimento, un passaggio decisivo per capire se questa nuova fumata della Venator potrà trasformarsi in una vera ripartenza industriale e occupazionale.