
GROSSETO – La notizia della “fase 2” della Delibera Nunziatina, che a partire dal 2026 permetterà ad anziani e persone fragili di ricevere ausili sanitari come letti ortopedici, sedie a rotelle, materassi antidecubito e deambulatori con un’unica ricetta e la consegna direttamente a domicilio, rappresenta un passo avanti concreto verso una sanità più semplice e più umana.
Primo caso in Italia di sburocratizzazione di questo tipo di pratiche, è una conquista che porta con sé anche un pezzo importante del percorso dello Spi Cgil Grosseto. La delibera fu infatti presentata e annunciata nel primo grande incontro sulla sanità organizzato dallo Spi a Grosseto nel maggio 2024, nell’aula magna del Polo Universitario Grossetano. E fu proprio durante un incontro pubblico organizzato dal sindacato pensionati a Firenze nel 2024 che Nunziatina, un’anziana cittadina, prese la parola per denunciare la burocrazia opprimente a cui erano sottoposti i malati cronici, costretti a certificare ogni anno condizioni di salute permanenti per continuare a ricevere i propri ausili.
«Da quella testimonianza – ricorda Erio Giovannelli, segretario Spi Cgil Grosseto – nacque un percorso di mobilitazione e confronto che ha trovato ascolto nelle istituzioni regionali. Quella voce, semplice e potente, è diventata simbolo di una battaglia di civiltà che oggi dà i suoi frutti. Ha iniziato un percorso che, proprio nel 2024 vide la Regione Toscana emettere un provvedimento sul rinnovo automatico dei piani terapeutici di molte categorie di malati cronici e incurabili, così da non costringere queste persone a continui ed estenuanti rinnovi».
Una prima misura della quale, già oggi, hanno beneficiato oltre 9.000 persone in tutta la Toscana.
Con la nuova fase annunciata, la Regione compie un ulteriore passo avanti, rendendo ancora più semplice l’accesso agli ausili e rafforzando il diritto alla cura senza ostacoli e senza burocrazia.
«Meno burocrazia significa maggiori risorse finanziarie e soprattutto professionali disponibili – rimarca Giovannelli – Risorse che lo Spi Cgil Grosseto auspica siano indirizzate verso le nuove strutture della medicina territoriale come le Case della comunità».
Case di Comunità che non solo devono essere inaugurate ma, in primo luogo, occorre abbiano personale e strumentazione adeguati affinché possano funzionare. «Per realizzare appunto una vera sanità di prossimità», puntualizza Giovannelli.
«Lo Spi Cgil Grosseto accoglie comunque con vera soddisfazione l’avvio della Fase 2 della delibera Nunziatina – conclude Giovannelli – che rappresenta la conferma di quanto le battaglie nate dai bisogni delle persone reali possano cambiare la sanità. Continueremo a vigilare affinché questa semplificazione si traduca in realtà in ogni territorio, a partire dalla Maremma e dall’Amiata».