
GROSSETO – Ho atteso la doverosa quanto istituzionale risposta del sindaco all’interrogazione, presentata dai consiglieri della minoranza, prima di rispondere alle insinuazioni lesive della mia professionalità e della mia onestà intellettuale riportate nella nota firmata e pubblicata, riguardo la vicenda delle rate di mutuo, acceso dalla US Grosseto 1912 nell’anno 2018» a dirlo Simona Rusconi assessore al Bilancio e alle entrate del Comune di Grosseto.
«Appunto intriso di illazioni e falsità sul mio conto volte ad una strumentalizzazione e attacco politico, tesa a dimostrare la cattiva gestione amministrativa da parte del Comune di Grosseto e dai suoi uffici».
«Nella nota, firmata da alcuni consiglieri di sinistra tra cui Giacomo Cerboni, perché come noto ormai il suo orientamento politico si è spostato di 180 gradi, si legge che l’assessore Simona Rusconi e Fratelli d’Italia “avrebbero messo in difficoltà l’Amministrazione con atteggiamenti ritorsivi e provocatori”. Una tesi tanto assurda quanto offensiva non solo verso chi come me lavora ogni giorno con rigore e senso delle istituzioni ma anche verso tutto il personale comunale che opera con professionalità e dedizione» prosegue la nota.
«Chi parla oggi in questi termini dimostra soltanto di temere un’amministrazione solida capace di dialogare con il mondo produttivo e di ottenere risultati concreti, come quello di risollevare le sorti della squadra cittadina e adeguare il Centro sportivo di cui oggi usufruiscono ragazzi di ogni età, grazie proprio ad un investimento di tre milioni di euro effettuato dall’imprenditore privato».
«Inoltre nella II commissione di Bilancio è stata sostenuta a gran voce, dalla stessa sinistra, che la decadenza dalla concessione fosse già avvenuta in automatico e che l’Amministrazione dovesse intervenire senza indugio alla sottrazione del centro sportivo dalla disponibilità della società US Grosseto. Anche questa interpretazione è stata prontamente smentita da quanto riportato in atti e regolamenti dell’Ente».
«Per contro preme rilevare che l’Amministrazione ha agito immediatamente dal momento in cui è stata informata delle rate non pagate – continua Rusconi -, espletando le operazioni di verifica degli atti con i dirigenti di settore e avviando il procedimento di “contestazione degli addebiti e assegnazione di un congruo termine per le controdeduzioni” così come previsto dall’atto di concessione e gestione dell’impianto comunale, proprio in tutela del patrimonio comunale».
«La fuorviante narrativa della sinistra e del nuovo suo portavoce, il consigliere Giacomo Cerboni, non può distogliere dal fatto che nessun investimento sarebbe stato possibile senza la garanzia dell’ente, proprietario dell’impianto sportivo, che adesso ha un enorme valore nel patrimonio del Comune di Grosseto, in luogo dell’insignificante importanza del campo sportivo di Roselle. Dal 2018, cioè dall’atto notarile di contrazione del mutuo pari a 3 milioni di euro, tra US Grosseto di Simone Ceri e banca Tema, il Comune di Grosseto prestava una garanzia fidejussoria del 100% (circostanza necessaria in quanto proprietario del bene). La giunta era sempre quella del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e la delega assessorile ai servizi finanziari ce l’aveva l’oggi consigliere Giacomo Cerboni. Non ci sono colpevoli da mettere alla berlina o ritorsioni, ma atti amministrativi dei quali tutti siamo consapevoli compreso l’assessore Cerboni che faceva parte della giunta del primo mandato e che oggi reclama le responsabilità della giunta attuale».
«Respingo con forza l’accusa di atteggiamenti ritorsivi e discriminatori con un maldestro tentativo di infangare il mio nome e il partito al quale liberamente ho deciso di aderire. Non esiste alcun atto, alcuna delibera, alcun provvedimento che possa minimamente avallare una simile illazione. Si tratta di un attacco gratuito, politicamente scorretto e privo di fondamento, che mina la credibilità delle istituzioni e offende la dignità di chi amministra con serietà» ribadisce Rusconi.
«Da quando ho accettato l’incarico mi sono comportata con la massima trasparenza, autonomia, nel rispetto del programma della coalizione della quale sono espressione. Il mio percorso politico è pubblico, lineare e risponde a un mandato amministrativo chiaro. La mia attività è tracciata negli atti e nelle delibere, non nei retro-pensieri o insulse insinuazioni della minoranza. Le insinuazioni al limite della diffamazione, verranno trattate nelle sedi idonee. Il confronto politico è legittimo, ma va condotto sui documenti e non su etichette o suggestioni».
«Chi spera nella fine della squadra di calcio a Grosseto, nel rientro della gestione al comune del centro sportivo, che il bilancio del comune frani sotto i colpi delle rate da pagare, tifa contro la città pensando di averne un tornaconto elettorale. Saranno smentiti, come in consiglio comunale, dai fatti».
