
GROSSETO – «L’assessore Rusconi di Fratelli d’Italia farebbe meglio a tacere se ancora non ha capito come ricoprire il ruolo che le è stato assegnato». I consigliere Giacomo Cerboni risponde duramente alle dichiarazioni dell’assessora Simona Rusconi che ancora una volta lo chiama in causa insinuando anche che dal centrodestra si sia spostato a sinistra visto che ha firmato una nota con i consiglieri di centrosinistra.
«Vorrei spiegare all’assessore Simona Rusconi che fare opposizione e chiedere di controllare le cose non significa essere di sinistra. Semplicemente lo faccio assieme agli altri componenti dell’opposizione». Poi Cerboni torna a parlare della vicenda del centro sportivo e del mancato pagamento delle rate. «Il concessionario nel 2025 non ha onorato (volutamente) quattro rate del mutuo e la responsabilità sarebbe mia perché nel 2018 il Comune ha concesso la fideiussione?».
«L’assessore Rusconi di Fratelli d’Italia trascura il fatto che quella fideiussione sia stata frutto di volontà politica (ed io non la disconosco) della maggioranza Vivarelli Colonna nel primo mandato. Perché attacca solo me e non i suoi compagni di Giunta ed il sindaco? Se deve tirarmi in ballo per sviare l’attenzione da chi ha fatto scadere le rate e da chi l’ha nominata in Giunta, farebbe meglio semplicemente a tacere».
«Se vogliamo dirla tutta, alla fideiussione da 3 milioni di euro io ero anche contrario, ma facendo parte di una maggioranza che grazie a questo progetto poteva accedere al bando sulle periferie, rivendico di aver aderito a questo progetto voluto da tutta la Giunta e in primis dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Da come parla Rusconi sembra che sia stata una mia volontà. Io essendo assessore non l’ho neppure votata. L’ha votata il consiglio comunale di allora, in cui c’erano tanti consiglieri che sono presenti anche nell’attuale maggioranza come, ad esempio, il vicesindaco, e allora consigliere, Bruno Ceccherini. Perché quindi la responsabilità sarebbe mia? Ripeto, è stata volontà della Giunta e della maggioranza di cui facevo parte e dunque l’ho condivisa, e questo lo rivendico. Perché, secondo Rusconi la convenzione non doveva essere fatta?».
«Ora vorrei capire il Comune cosa intenda fare: perché se la vicenda finisce davanti alla Corte conti poi la domanda successiva sarà perché il Comune non ha fatto pagare le rate, e l’assessore che dovrà rispondere è lei».
«Sarebbe bene – ribadisce Cerboni – che Rusconi, che in comune si dovrebbe occupare del recupero dell’evasione, si impegnasse a recuperare le rate non pagate del mutuo garantito dal Comune di Grosseto, invece di prendersela con chi chiede cosa l’amministrazione cosa intenda fare. Perché dall’assessore Rusconi e dal sindaco nemmeno una parola su chi non ha pagato volutamente le rate, dichiarando pessimi rapporti con il Comune?».
A QUESTO LINK IL VIDEO DEL BOTTA E RISPOSTA TRA RUSCONI E CERBONI IN CONSIGLIO COMUNALE
