
GROSSETO – Grande festa per gli 80 anni dell’Avis comunale di Grosseto.
L’associazione dei donatori del sangue ha celebrato l’anniversario domenica 28 settembre, con una cerimonia che ha visto la partecipazione di autorità civili, religiose e associative, insieme a dottori e professionisti del reparto e soprattutto ai donatori.
Sono stati proprio i donatori e donatrici al centro della festa, persone che con il loro gesto salvano vite, come quelle 75 che grazie alle sacche di sangue rese disponibili anche su Pegaso, è stato possibile assicurare in elisoccorso. Altre, innumerevoli e decisamente più difficili da contare, sono quelle che in questi anni gli ospedali e i professionisti del territorio hanno potuto salvare e assistere durante complesse operazioni.
A salutare l’evento, è stato l’augurio del vescovo di Grosseto, Bernardino Giordano, anche lui donatore iscritto all’Avis. Dopo sonos eguite alcune premiazioni istituzionali come quella al grande contributo del Savoia cavalleria, dei Vigili del Fuoco, dell’Admo, di Fratres, di Croce Rossa e Humanitas, della Regione rappresentata da Leonardo Marras. Il presidente dell’Avis comunale, Erminio Ercolani, ha ricordato con emozione il valore di questo anniversario, rivolgendosi direttamente ai donatori presenti nella sala della parrocchia Sacra Famiglia.«La donazione del sangue è un gesto di civiltà e di altruismo che dà sollievo e spesso salva la vita. Senza la disponibilità dei donatori, l’85% delle prestazioni del servizio sanitario non sarebbe possibile: ecco perché il vostro esempio è fondamentale».
I donatori Avis: il vero cuore dell’associazione e del volontariato
Il presidente ha quindi ringraziato tutti, in un appuntamento che è di fatto un immenso gesto di gratitudine, verso il supporto delle istituzioni presenti, ma anche e soprattutto dei donatori, vero cuore pulsante di Avis. «La nostra società ha bisogno di gesti concreti che abbandonino odio e divisioni. Grazie a tutti voi donatori, veri eroi del quotidiano, e alle autorità che sostengono la nostra attività. La vostra presenza è un segno importante di impegno civile. Non sarà possibile premiare tutti ma il gesto della premiazione deve essere interpretato solo come esempio, per continuare a fare di più e meglio.»
Il presidente provinciale Carlo Sestini ha sottolineato i buoni risultati raggiunti. «Quella appena trascorsa è stata una buona estate per i donatori di Grosseto e della Maremma: i dati ci dicono che la nostra comunità risponde con generosità e anche questo ci spinge a fare ancora meglio».
Un segnale positivo arriva anche dai giovani. La presidente regionale Claudia Firenze, presente all’incontro, ha infatti ricordato: «Secondo le ultime indagini sono molti i giovani tra i 18 e i 25 anni che aderiscono all’Avis, e la maggioranza sono donne. Ora il compito dei volontari è dare continuità e non dimenticare di donare crescendo».
L’incontro si è concluso con il ritrovo, i saluti e la premiazione dei donatori, seguita da una Santa Messa celebrata presso la Chiesa Santa Famiglia. Un appuntamento che probabilmente ha ristorato anche i non credenti. La giornata si è conclusa con il pranzo conviviale all’Hotel Granduca.
L’anniversario degli 80 anni è stata una festa che, come ha ricordato Ercolani «Non è solo memoria del passato, ma impegno a costruire insieme una società migliore».



