
FOLLONICA – Un allontanamento, quello operato dalla maggioranza nei confronti del consigliere Riccardo D’Ambra (Prima Follonica) che non è di certo passato inosservato e che ha animato il dibattito politico nell’ultimo fine settimana. Durante il Consiglio comunale del 29 settembre il sindaco Matteo Buoncristiani ha quindi voluto ribadire la posizione assunta nei giorni scorsi.
«Ci tenevo a riportare anche in questa sede, che è l’assise più importante dell’Amministrazione, ciò che è avvenuto – ha detto Matteo Buoncristiani -. A seguito di una valutazione all’interno della maggioranza, la maggioranza stessa ha deciso di interrompere il rapporto politico con il consigliere Riccardo D’Ambra. Ripeto, non è stata assolutamente una decisione semplice, è stata una decisione oggetto di valutazione e confronto all’interno di tutta la maggioranza. C’erano state delle situazioni che avevano generato del malessere sia all’interno della maggioranza sia all’interno degli uffici comunali, tali da non poter portare avanti in modo sereno l’attività amministrativa».
«Attività che noi vogliamo portare avanti nell’interesse della nostra città – ha proseguito il sindaco -. È vero sì che spesso la politica si fonda su confronti e a volte anche accesi, ma dobbiamo sempre seguire le regole del gioco, le regole del rispetto istituzionale. Ribadiamo con forza il nostro impegno per amministrare questa città come coalizione che rimane salda e unita alla guida della città. Ribadiamo ancora una volta che il bene della nostra città è il fine che noi perseguiamo per portare avanti la nostra attività amministrativa e politica».
In seguito anche il presidente del Consiglio comunale Alberto Aloisi ha affrontato l’argomento: «Personalmente intervengo solo per alcune precisazioni riguardo a quanto letto a mezzo stampa, con riguardo alla mancata presentazione in questo Consiglio di un’interrogazione del consigliere d’Ambra. L’interrogazione non è stata posta in Consiglio perché mi è stata protocollata in una data successiva alla convocazione del Consiglio comunale. Comunque le interrogazioni sono disciplinate dal nostro regolamento anche in maniera abbastanza puntuale dal testo unico degli enti locali, che dice che un sindaco ha 30 giorni di tempo per poter rispondere alle interrogazioni. Inoltre, chiaramente sto ricevendo varie istanze più o meno formali, visti anche i cambiamenti che sono in atto, riguardo ad una dislocazione diversa degli scranni in Consiglio comunale. Ho avuto modo di parlare con l’ufficio informatica. Dovremmo a breve implementare il servizio digitale del Consiglio cercando di allargare il numero di postazioni per consentire efficacemente la possibilità di eventuali spostamenti».
Il consigliere d’Ambra ha lasciato l’aula poco dopo gli interventi iniziali. Alla questione hanno accennato anche alcune voci dall’opposizione come la consigliera Francesca Stella (Pd), che ha criticato la natura dell’intervento del sindaco all’interno delle comunicazioni istituzionali iniziali («un intervento politico, che di istituzionale aveva ben poco»); la consigliera Mirjam Giorgieri (Pd) lo considera poi l’ultimo di una sequela di passi falsi: «Evidentemente qualche problema nella maggioranza c’è, perché nel corso di questo anno e mezzo abbiamo visto rimpasto, surroghe e ora l’ultima notizia è quella dell’allontanamento di un consigliere comunale dalla maggioranza perché è finito il rapporto politico tra le due parti. Non so cosa manchi al catalogo. In poco più di un anno è successo di tutto».