
MONTEMASSI – Il 2025 ha messo i vigneti davanti a una sequenza di sfide meteorologiche tutt’altro che prevedibili: piogge abbondanti a primavera, picchi di calore già da giugno, temporali estivi e un Ferragosto incandescente. Eppure, tra decisioni rapide e gestione agronomica mirata, la squadra di Rocca di Montemassi ha portato avanti una vendemmia che – per ora – promette più del previsto.
«Abbiamo iniziato con le prime vigne di uva bianca, Vermentino e Viognier», racconta il direttore Alessandro Gallo. «Ma i rossi sono ancora tutti in campo, ancora tutti ad attendere questo sole di settembre che credo porterà una maturazione perfetta.»
La gestione agronomica ha seguito le linee biologiche già consolidate, con pratiche come il sovescio e la letamazione proveniente dalle vacche maremmane dell’azienda. Tecniche che mantengono attivo il suolo e favoriscono una ripresa vegetativa equilibrata, condizione essenziale per affrontare un’annata intensa come quella in corso.
Le piogge tra fine aprile e maggio, arrivate a germogliamento già iniziato, hanno richiesto un lavoro di protezione fitosanitaria costante. Ma hanno anche costituito un capitale idrico prezioso, che si è rivelato determinante nei mesi successivi.
Il cambio netto di scenario è arrivato già dalla fine di maggio, con un aumento delle temperature culminato in un giugno torrido. L’intervento tempestivo con l’irrigazione di soccorso ha permesso di sostenere le pareti fogliari e di mantenere il giusto equilibrio tra sviluppo vegetativo e carico di uva.
L’effetto combinato di caldo e sole in fase di accrescimento dell’acino ha avuto una conseguenza interessante: una buccia più spessa, che ha aumentato la resistenza dei grappoli e favorito una sanità ottimale dell’uva.
Dopo il picco iniziale, l’estate è proseguita con un’alternanza favorevole di caldo e temporali. «Siamo sicuramente, da un punto di vista qualitativo, sopra la media degli scorsi anni», prosegue Gallo. «Abbiamo avuto un buon apporto idrico in primavera, una buona stagione estiva con il fresco e con il caldo, ma anche con temporali che hanno rinfrescato e riportato acqua nei mesi di luglio e agosto. Ora è tempo di attesa, di aspettare il sole di settembre per la maturazione.»
Il caldo di metà agosto ha accelerato la maturazione, portando a un anticipo della raccolta di circa una settimana rispetto al 2024. Ma i vigneti, ben preparati, hanno dimostrato una resistenza notevole, attraversando senza danni anche questa ultima soglia critica.
In attesa delle prime fermentazioni, la cantina osserva con ottimismo l’evoluzione dell’annata. I bianchi e i rosati mostrano già una buona struttura, freschezza e intensità aromatica. I rossi sono ancora in campo, ma il settembre limpido potrebbe fare la differenza. A Rocca di Montemassi, ogni vendemmia è un confronto con la natura. Quest’anno, più che mai, anche una partita a scacchi vinta sul filo dell’intuito.