
GROSSETO – “Le dichiarazioni rilasciate dal consigliere comunale Vasellini nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Grosseto, in cui ha affermato che la Soprintendenza bloccherebbe il Piano regolatore generale ‘perché è del Partito Democratico’, costituiscono un fatto di inaudita gravità”. A dirlo sono i consiglieri del Pd di Grosseto dopo la seduta del Consiglio comunale del 28 luglio.
“Non si tratta di una semplice critica – proseguono -, ma di un’accusa esplicita di politicizzazione nei confronti di un organo tecnico dello Stato, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, che opera sotto il Ministero della Cultura con un mandato preciso: tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico. Tali affermazioni rischiano di delegittimare l’autorevolezza e l’imparzialità dell’ente, insinuando che le sue decisioni non rispondano a criteri scientifici, normativi e professionali, ma a logiche di partito”.
“Se davvero il consigliere Vasellini è a conoscenza di episodi di interferenza politica, abbia il coraggio e il dovere istituzionale di presentare prove documentate – afferma il Pd -. In caso contrario, siamo davanti a un uso strumentale e irresponsabile delle istituzioni, che alimenta sfiducia e tensioni infondate. Il rispetto tra ruoli politici e ruoli tecnici è il fondamento di una democrazia trasparente e funzionante. Difendere l’autonomia e la terzietà della Soprintendenza è un dovere civile”.
“La legittima dialettica politica e urbanistica non può scadere in accuse prive di fondamento, tanto più in una città come Grosseto, dove la tutela del patrimonio storico, artistico e paesaggistico non è un ostacolo allo sviluppo, ma una risorsa irrinunciabile per il futuro – concludono i consiglieri -. Ci aspettiamo che il consigliere Vasellini chiarisca immediatamente le sue parole o, in alternativa, si assuma pubblicamente la responsabilità delle sue dichiarazioni”.