
GROSSETO – Come ogni anno i tecnici di Confindustria Toscana Sud hanno stilato un report dettagliato in merito alla situazione generale delle infrastrutture delle aree della Toscana del Sud, in particolare legata ai territori del senese, grossetano ed aretino.
Così commenta i dati sotto riportati il presidente di Confindustria Toscana Sud Fabrizio Bernini: “Infrastrutture sicure ed efficienti sono la condicio sine qua non le imprese ed i territori possono portare avanti la sfida economica e sociale del futuro. Ancora una volta emergono dal nostro attento report casi di assoluta gravità, ritardi, inadeguatezza. Non possiamo tollerare tali prospettive ingessate che mettono sempre più a repentaglio la sicurezza e la tenuta economica dei nostri territori. Questo report fotografa senza mezzi termini ed elencando priorità e fattibilità degli interventi necessari. Le forze di governo a tutti i livelli, locale, regionale, nazione devono dare risposte, trincerarsi dietro la burocrazia non è accettabile!”.
Il viaggio di Confindustria parte proprio dalla provincia di Grosseto: “A rappresentare una gravissima situazione di arretratezza infrastrutturale basterà soffermarsi sulla situazione della Ss 1 Aurelia. La Ss 1 Aurelia è l’unico asse costiero di rilievo nazionale fra Livorno e Roma. In estate, secondo il censimento Anas, il traffico supera i 37000 veicoli/giorno nel picco di agosto; in assenza di corsie di emergenza, un tamponamento basta a paralizzare il flusso verso Argentario, Orbetello e le spiagge del Chiarone, cuore del turismo balneare grossetano”.
“Ad esempio per le aziende agricole dell’entroterra (ortofrutta, allevamento, vino di Capalbio Doc) la strada è l’unica via verso i mercati laziali e viceversa; i ritardi logistici ricadono direttamente sui costi di trasporto merci refrigerate. I tempi di intervento delle ambulanze del 118 verso l’ospedale di Orbetello diventano critici in molte situazioni. Ebbene dopo oltre 12 anni di discussioni e ipotesi progettuali nulla è stato fatto. A differenza della Sgc E 78 due mari la Tirrenica purtroppo non rientra nelle opere commissariate”.
“La notizia più recente risale ai giorni scorsi: il 10 luglio 2025 la Camera ha discusso il decreto‐legge 73/2025 sulle infrastrutture: in un ordine del giorno, firmato dall’onorevole Simiani si chiedevano 1,5 miliardi di euro per completare la Tirrenica sul tratto mancante tra Cecina e Tarquinia, compresa la corsia Grosseto Sud-Capalbio. Si tratta di un tratto ad alta sinistrosità, soggetto ad allagamenti e alla continua presenza di cantieri tampone. L’ordine del giorno è stato respinto ed il blocco non riguarda solo l’autostrada, ma l’intero adeguamento in sede della Ss 1 con due corsie per senso di marcia.
L’Aurelia, nel tratto tra Grosseto Sud e Capalbio Scalo, sembra quindi condannata a un degrado persistente: un susseguirsi di strettoie, segnaletica trascurata, illuminazione carente e innesti a raso pericolosi, scarsa illuminazione. La situazione peggiora nei giorni di pioggia, in assenza di asfalto drenante su lunghi tratti l’acqua ristagna ai bordi e al centro carreggiata, moltiplicando gli episodi di aquaplaning”.