

FOLLONICA – Si è spento all’età di 91 anni Sauro Marianelli, figura molto conosciuta e stimata a Follonica, dove per decenni ha vissuto e lasciato un’impronta profonda sia nel mondo della scuola che in quello della letteratura per ragazzi. L’uomo è morto nella giornata di sabato 5 luglio in ospedale, dove era ricoverato da tempo a causa di una malattia. Avrebbe compiuto 92 anni nel mese di ottobre.
Nato a Montefoscoli, in provincia di Pisa, Marianelli ha vissuto in diverse città italiane tra cui Roma, Pisa e Grosseto, prima di stabilirsi definitivamente a Follonica. Nella sua lunga carriera come insegnante di scuola elementare ha formato generazioni di studenti, diventando un punto di riferimento per molte famiglie della città.
Oltre all’attività didattica, Marianelli ha portato avanti una prolifica carriera di scrittore, specializzandosi nella narrativa per l’infanzia e l’adolescenza. I suoi libri sono stati tradotti anche all’estero e hanno ricevuto numerosi riconoscimenti in concorsi letterari nazionali. Nonostante il successo ottenuto, il suo lavoro è stato spesso più apprezzato al di fuori dei confini locali.
Negli anni Settanta, Marianelli aveva avviato un laboratorio di teatro sperimentale a Grosseto, iniziativa che riscosse un notevole interesse e che vide, tra i suoi partecipanti, anche una giovane Laura Morante, in seguito affermata attrice a livello nazionale. L’esperienza teatrale rappresentò una delle tante espressioni del suo impegno culturale e pedagogico.
Negli ultimi anni, dopo il ritiro dall’insegnamento, era diventato un volto familiare a Follonica anche per le sue abitudini originali: le sue corse in spiaggia, anche in pieno inverno, spesso in costume e a piedi nudi, lo avevano reso una figura riconoscibile e curiosa agli occhi dei cittadini. Un comportamento che non aveva nulla di stravagante, ma che rifletteva piuttosto un’indole libera e coerente con la sua visione del mondo.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato profonda commozione in città. In molti lo ricordano non solo per il suo contributo alla scuola e alla cultura, ma anche per il rapporto umano che sapeva instaurare con alunni, genitori e colleghi. Diverse generazioni di follonichesi lo hanno avuto come maestro, e oggi ne ricordano il rigore, la creatività e la passione per l’insegnamento.
La data dei funerali non è stata ancora comunicata.