
MASSA MARITTIMA – Ancora non si parla molto di welfare culturale, espressione che indica un nuovo modello integrato di promozione del benessere e della salute degli individui e delle comunità, attraverso pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale.
Lo stesso si può dire per la prescrizione sociale, l’approccio che collega i pazienti con servizi e risorse non cliniche come attività ricreative e culturali. Ma in Toscana abbiamo molte esperienze avanzate in questo settore, che in particolare nelle aree interne dimostrano come siano uno strumento importante, sebbene ancora forse non ben messe a fuoco, in particolare rispetto alle grandi potenzialità che possono sprigionare nei nostri territori.
Proprio di questo si è parlato oggi a Massa Marittima, nell’evento organizzato da Anci Toscana “Coltivare legami, generare salute”, che ha registrato un’ottima partecipazione da parte di amministratori e addetti ai lavori. Un’iniziativa che rientra nell’attività dell’associazione nell’ambito del progetto europeo ‘Comunità resilienti’ finanziato da Interreg Marittimo.
Attraverso l’inquadramento generale normativo e degli strumenti a disposizione, e poi con il racconto delle esperienze concrete, si è realizzato un importante focus per mettere a confronto le buone pratiche e per continuare un percorso che sta dando risultati significativi che vanno ampliati e ‘messi a sistema’. Perchè la partecipazione a un’attività creativa può realmente promuovere la salute e il benessere, facendo parte della più ampia categoria delle prescrizioni sociali attraverso le quali gli operatori sanitari, gli assistenti sociali, le associazioni del territorio indirizzano le persone a servizi di tipo non medico, dalla lettura di libri, alla partecipazione a piccoli eventi o a iniziative come cori o teatro.
I lavori sono stati aperti con gli interventi di Irene Marconi sindaca di Massa Marittima, Mario Pardini delegato alla Cultura Anci Toscana e sindaco di Lucca, Sara Nocentini responsabile della segreteria politica dell’assessora regionale Spinelli, seguiti da quelli di Margherita Tempestini ed Elena Calistri di Regione Toscana e di Elena Conti di Anci Toscana. Poi gli interventi dei protagonisti ‘sul campo’: fondazioni, Caritas, zone distretto, cooperative, amministratori.
Il lavoro di Anci Toscana all’interno del progetto sulle comunità resilienti, che è coordinato con le attività di Regione Toscana sulle aree interne e relative al welfare culturale, continuerà mettendo a disposizione metodologie e buone pratiche in chiave transfrontaliera, in particolare proprio sul tema del welfare culturale.