
MASSA MARITTIMA – Gesto di solidarietà da parte del Rotary Club di Massa Marittima in favore dell’ospedale Sant’Andrea. Nei giorni scorsi si è tenuta la donazione di sette televisori per le sale di degenza del Reparto di Chirurgia Generale.
A suggellare il gesto, lo scorso giovedì 3 luglio, si sono incontrati la presidente dell’associazione Anna Montemaggi con il socio Rotary Andrea Vinciarelli, il direttore del presidio ospedaliero Michele Dentamaro e Simone Cecconi direttore Uoc Chirurgia generale di Massa Marittima. Nell’occasione è stata consegnata una targa da apporre nel reparto a testimonianza della donazione.
Il progetto per la sua realizzazione ha previsto contatti e accordi realizzativi con la l’Azienda Usl Toscana sud est e in particolare con la dirigenza medico amministrativa del presidio ospedaliero oltre che con l’Amministrazione comunale di Massa Marittima ed è stato approvato e in parte sovvenzionato dal distretto “Rotary 2071 – The Rotary Fondation”, annoverandolo nella categoria “District Grants”.
«Confidiamo che il progetto possa migliorare il benessere dei pazienti ricoverati e degli accompagnatori alleggerendo a più persone la permanenza in ambiente ospedaliero – dichiara la presidente Rotary Club di Massa Marittima, Anna Montemaggi -. Uno schermo televisivo non è solo un’opportunità per impegnare del tempo, ma a tutti gli effetti costituisce uno scudo per affrontare la solitudine della singolarità del proprio stato di salute, con il sostegno collettivo che conforta e sostiene l’individuo».
«Siamo lieti di ricevere questa dotazione di televisori – hanno dichiarato il direttore del presidio Michele Dentamaro e il direttore della Chirurgia generale, Simone Cecconi -. Siamo convinti che anche momenti di informazione e di intrattenimento come può offrire la tv possano contribuire a migliorare la degenza delle persone che si trovano in condizione di ricovero attraverso la creazione di un clima più domestico. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito e tutto il personale del presidio e del reparto».