
SANTA FIORA – Medioevo e tecnologie digitali si incontrano nella Sala del Popolo del Comune di Santa Fiora.
Sabato 28 giugno, infatti, il paese amiatino ospiterà Amiata e Maremma un progetto digitale (Digital Mt. Amiata and Maremma), un seminario per la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico locale, attraverso le più avanzate tecnologie.
L’evento internazionale è organizzato da Global Digital Heritage, Università degli Studi di Firenze e Università degli Studi di Siena, in collaborazione con il Comune di Santa Fiora e con il patrocinio dei Comuni di Arcidosso, Abbadia San Salvatore e del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma (Maam).
La giornata si aprirà alle ore 9:30 con i saluti del primo cittadino di Santa Fiora, Federico Balocchi, insieme ai sindaci di Arcidosso e Abbadia San Salvatore.
Nella mattinata sono previste due sessioni.
Nella prima (9:50–11:10), l’architetta Vanessa Mazzini illustrerà il ruolo della Soprintendenza nella tutela del patrimonio. Poi il professor Michele Nucciotti, direttore delle ricerche di Archeologia Medievale dell’Università di Firenze (Dipartimento SAGAS) introdurrà il progetto “Digital Mt. Amiata and Maremma”.
«L’Università di Firenze lavora sull’Amiata da oltre vent’anni per studiare archeologicamente i borghi medievali. Abbiamo documentato casa per casa tutte le strutture medievali, analizzandone le trasformazioni dal Medioevo a oggi. Non si tratta solo di studiare le trasformazioni: si tratta di comprendere come le persone che hanno vissuto per oltre ottocento anni in questi borghi abbiano riscritto lo spazio, emancipandosi dai poteri feudali fino a costruire uno spazio di comunità e uno privato» spiega Nucciotti.
«La collaborazione con Global Digital Heritage e la realizzazione di repliche digitali 3D dei borghi ci consentiranno non solo di proseguire le ricerche, ma anche di fornire alle Amministrazioni strumenti utili per la gestione e la pianificazione. I modelli 3D potranno infatti essere impiegati per promuovere il turismo e lo sviluppo locale, ma anche per supportare progetti di restauro e mitigazione in un contesto esposto a rischi concreti, come eventi sismici, frane e dissesti idrogeologici aggravati dai cambiamenti climatici».
Seguirà la presentazione video dei progetti già avviati e l’intervento del dottor Herbert G.D. Maschner, americano innamorato dell’Amiata che qui ha aperto la sede Europa della sua organizzazione, Global Digital Heritage.
«Global Digital Heritage è una non-profit impegnata nella documentazione, nel monitoraggio e nella conservazione del patrimonio culturale mondiale, attraverso droni e altre tecnologie avanzate. Forniamo servizi 3D per la creazione di archivi digitali accessibili a tutti gratuitamente, a supporto della tutela, della ricerca e della valorizzazione del patrimonio archeologico» spiega Maschner, Ceo di Gdh.
«Abbiamo già documentato oltre 150 siti di valore storico in Europa, Asia, Africa e America, tra cui Petra in Giordania, contribuendo alla produzione di modelli 3D liberamente accessibili da parte di istituzioni pubbliche, musei e comunità scientifica. La nostra presenza sull’ Amiata rientra nel progetto pluriennale: stiamo realizzando i primi modelli 3D completi del centro storico di Arcidosso e Santa Fiora, mediante rilievi laser, droni e fotografie ad alta definizione.
La seconda sessione (11:30–13:00) vedrà come protagonisti il professor Stefano Campana dell’ Università di Siena Direttore del Landscape Archaeology and Remote Sensing Lab che presenterà un’innovativa mappatura realizzata con i droni a tecnologia avanzata LiDAR per evidenziare le tracce materiali del passato a scala regionale. Il LiDAR, con la sua capacità di “vedere attraverso la vegetazione”, è uno strumento fondamentale per lo studio dei paesaggi antichi in aree montane e boscose. Questa tecnologia consente di individuare strutture e tracce del passato altrimenti invisibili, offrendo una mappatura precisa del territorio e supportando le ricerche archeologiche senza bisogno di scavi invasivi.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16:00, è prevista una visita guidata aperta a tutti nel centro storico di Santa Fiora e un workshop su fotogrammetria e laser scanning, rivolto al pubblico e agli operatori locali. I partecipanti potranno vedere da vicino come si usano laser scanner, droni e tecniche di fotogrammetria per documentare in 3D edifici, strade e dettagli architettonici. Sarà un’occasione per conoscere le tecnologie impiegate nei progetti di valorizzazione del patrimonio e per dialogare con gli esperti che le utilizzano ogni giorno.
L’iniziativa si inserisce nel progetto TuSCANy – Monte Amiata e Maremma, volto a coniugare ricerca scientifica, innovazione tecnologica e sviluppo territoriale. Un’occasione concreta di incontro tra accademia, istituzioni e comunità per conoscere e tutelare in chiave digitale un patrimonio storico di valore internazionale.