
FOLLONICA – Non si placa la polemica dopo il taglio del filare di eucalipti sulla strada di Valli. Nella mattina del 20 giugno la questione è tornata protagonista tra le mura della sala consiliare di Follonica, prima con una conferenza stampa dell’opposizione, a cui è seguita subito dopo la conferenza convocata dalla maggioranza: in pratica un botta e risposta, che ha provocato più di qualche scintilla tra i politici follonichesi nei momenti del “cambio campo”.
I motivi del dibattito
Contestati all’amministrazione comunale sia l’abbattimento degli alberi in sé, sia la procedura amministrativa che ha portato a tale abbattimento. In particolare i consiglieri di minoranza di Follonica a sinistra, Pd e Lista Pecorini Sindaco hanno puntato il dito contro la delibera 165 del 6 giugno (firmata dal sindaco il 18 giugno), arrivata a lavori già fatti. La maggioranza invece ha affermato che l’intervento era legato ad una determina di aprile, con l’affidamento di lavori di manutenzione in cui sarebbe rientrato anche l’abbattimento degli eucalipti. Il problema, secondo la minoranza, è che «non si nomina mai la strada di Valli» e che «in tutta la questione è mancata chiarezza e trasparenza».
Tirati in causa poi il consigliere di maggioranza Riccardo D’Ambra, che aveva segnalato per primo tramite Pec la situazione della strada di Valli richiedendo un intervento, l’assessore ai Lavori pubblici Giorgio Poggetti, assente durante l’approvazione della delibera di giunta del 6 giugno, e il sindaco Matteo Buoncristiani.
«La questione è stata gestita malissimo secondo noi – ha dichiarato Andrea Pecorini, insieme a Francesca Stella, Mirjam Giorgieri e Francesco Ciompi -. Un intervento che non ha assolutamente fondamento scientifico o urbanistico. Quando ricopriamo ruoli strategici non si possono approvare al buio delibere del genere. Doveva essere rimandata. Approvare una delibera così importante con l’assenza dell’assessore ai Lavori pubblici è una nota molto negativa. Chiederemo le dimissioni dell’assessore Poggetti e chiediamo al sindaco di assumersi l’assoluta responsabilità di questa delibera».

La risposta della maggioranza
La replica della maggioranza non ha tardato ad arrivare, con una conferenza convocata questa stessa mattina. A commentare il tutto sono stati il sindaco Matteo Buoncristiani, l’assessore Giorgio Poggetti, l’architetto Alessandro Bisdomini e il responsabile Manutenzioni e Servizi del comune Rossano Margheriti: «In questi giorni si sente parlare di delibere fantasma e di interventi senza autorizzazione – ha affermato Buoncristiani -. Voglio chiarire subito alcune cose chiaramente infondate. La delibera di giugno di cui parla il centrosinistra non è quella che autorizza i lavori sulla strada di Valli contestati, che invece fanno riferimento alla necessità di messa in sicurezza della viabilità per il ripristino della funzionalità idraulica delle fossette, sicurezza del traffico veicolare e della conduttura presente per il trasporto del gas a contatto con l’apparato radicale dei 30 eucalipti oggetto di manutenzione. L’esecuzione dei lavori suddetti rientra più in generale in una serie dei lavori manutentivi già affidati con determinazione dirigenziale dell’aprile 2025; nella delibera in questione è invece citato il secondo stralcio delle opere, che si renderà necessario in un secondo momento e che non prevede il taglio di ulteriori alberi».
«Inoltre non ho capito se questo intervento viene contestato in quanto ‘scempio ambientale’ o per questioni legate alle autorizzazioni – ha affermato il sindaco -. Se si parla di ambiente non capisco perché non vengono citati i lavori del 2010-2011. Non capisco perché a quei tempi non ci fossero polemiche né questioni di sorta. Se quell’intervento è stato fatto ai tempi un motivo c’era».
Durante la conferenza Poggetti ha poi risposto alle critiche dell’opposizione sulla sua mancata presenza all’approvazione della delibera 165, dichiarando di aver svolto il suo lavoro al fianco del sindaco e della maggioranza seguendo il caso con serietà nel periodo precedente all’approvazione. «In conclusione niente era dovuto perché questa è considerata manutenzione ordinaria – ha concluso Poggetti -. Se le amministrazioni precedenti avessero, non dico annualmente ma almeno ogni due anni, fatto interventi di manutenzione ordinaria le piante sarebbero rimaste di un’altezza tale che oggi forse non sarebbe stato necessario un intervento così drastico e invasivo».

Lo scontro in sala consiliare
Alla fine della conferenza di risposta dell’amministrazione si è però acceso il dibattito tra lo stesso Poggetti e i consiglieri Ciompi e Stella, con questi ultimi che hanno deciso di prendere nuovamente la parola chiedendo alla maggioranza di uscire dalla sala. «Non è corretto il modo con cui state affrontando certe tematiche con i consiglieri di opposizione – hanno affermato Ciompi e Stella -. Non si può assistere al fatto che noi chiediamo una conferenza stampa e voi, per la seconda volta, arrivate cinque minuti dopo e chiedete alla stampa di rimanere perché volete replicare senza darci possibilità di risposta. Gli argomenti si affrontano in commissione, dove abbiamo facoltà di parlare e di discutere con i tecnici. Vi ha già riposto il Ministero: le discussioni si affrontano pubblicamente, con consigli comunali aperti e con la massima trasparenza, senza nascondersi».
«Lei, consigliere Ciompi, sta chiedendo ad un cittadino e a un assessore di uscire dalla sala consiliare?» è stata la domanda rivolta da Poggetti, a cui è seguito un dibattito acceso, a cui ha partecipato anche il consigliere D’Ambra. Infine la minoranza ha dichiarato di aver già chiesto la convocazione della commissione per discutere dell’argomento.
La questione del gasdotto
«Sicurezza prima di tutto». Questo il mantra al centro del discorso portato avanti da sindaco, giunta e tecnici presenti. Alla base della scelta di tagliare gli eucalipti ci sarebbe stata infatti la valutazione riguardante la sicurezza stradale e soprattutto la presenza di un gasdotto che avrebbe rischiato di essere compromesso dalla presenza delle piante. Una conduttura che risulterebbe ora più protetta anche in caso di incendi, secondo quanto riferito dall’architetto Bisdomini.
Motivazioni che non convincono la minoranza, soprattutto perché definite “inedite” e portate all’attenzione di tutti soltanto oggi. «Il gasdotto è una foglia di fico – cha commentato Stella al termine della mattinata -. Vista la portata dell’informazione, doveva essere presente agli atti come elemento cardine. Ad oggi negli atti non è mai nominato». Critiche infine anche per l’aspetto ambientale della vicenda, legato all’assenza di perizie scritte sull’impatto del taglio di eucalipti sulla fauna locale e sul valore degli alberi nella lotta al cambiamento climatico.
Sindaco e giunta accusano invece la minoranza di aver ingigantito la questione: «Quanti colpi di scena, quante perdite di tempo per la macchina amministrativa che è costretta a dare risposte alle domande incomprensibili di un’opposizione che ormai è evidente pensa solo a se stessa e alla sua visibilità mettendo in secondo piano il bene della città. Non solo: le piante abbattute, di cui parla il centrosinistra, sono 30 e non più di 80, come possono confermare i tecnici. E ancora: molte piante, quelle che non costituivano pericolo, sono state tutelate e rimarranno al loro posto».
Non resta che attendere per capire come andrà avanti il dibattito. Di sicuro la questione non si chiude qui.