
GROSSETO – C’è emozione, speranza e un pizzico di spavalderia nei 1.850 ragazzi maremmani che questa mattina hanno affrontato la prima prova scritta dell’esame di Maturità.
C’è chi arrivato in classe si accorge di aver dimenticato il vocabolario a casa, e chi invece tanto “ha tutto in testa”. C’è chi ha nascosto un santino tra le pagine “me l’ha dato nonna”, e chi un braccialetto portafortuna “l’ha messo anche mia sorella all’esame”. “comunque vada – racconta un ragazzo – questa sarà un’estate senza debiti”.
Sono belli questi ragazzi di 18-19 anni. Qualcuno anche 20, perché un incidente di percorso in cinque anni ci sta. Sono più belli di quel che sembra, di come ce li raccontano i social e la società. Sono puliti e hanno gli occhi pieni di promesse per il futuro. Guardano avanti, e affrontano questa ultima prova che li separerà dal mondo dei bambini per catapultarli in quello degli adulti. Il prossimo anno qualcuno andrà all’università, qualche altro entrerà nel mondo del lavoro. Si perderanno quegli amici che a questa età sono la vera famiglia. Ma il tempo ora è fermo, ancora immune alla nostalgia. C’è ancora qualche giorno e poi un’estate da vivere leggeri e senza pensieri come nessun’altra.
E speriamo che i portafortuna e i gesti scaramantici servano a questi giovani che dovranno affrontare due autori molto importanti della letteratura italiana: Pier Paolo Pasolini e Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Sono due loro brani che sono stati scelti per l’analisi del testo.
Una poesia di Pasolini tratta dall’opera “Dal diario”, pubblicata nel 1954. Il titolo, “Appendice 1”, e rappresenta il sunto dell’itinerario letterario che l’autore ha percorso fin dagli anni della sua giovinezza. Mentre per Tomasi di Lampedusa si parla di un passaggio che riguarda Angelica dal Gattopardo.
Infine una frase di Paolo Borsellino, gli anni Trenta e il New Deal di Piers Brendon, e la cementificazione per Telmo Pievani.
View this post on Instagram