
FOLLONICA – “Apprendiamo dalla stampa e dai media dell’avvenuto taglio di alberi a Follonica, in località Valle. Un intero viale di eucalipti presenti da decenni; 83 piante adulte e sane che ci donavano ombra, frescura ed ossigeno, eliminati nel silenzio, senza discussioni, con un atto della giunta ad oggi non pubblicato sul sito del Comune”. A criticare l’operato del Comune di Follonica sono Ubaldo Giardelli del Forum Ambientalista Follonica e Roberto Barocci del Forum Ambientalista Grosseto.
“E così, dopo aver partecipato qualche settimana fa, al gran completo, alla presentazione di una città attenta al verde, ecco che la giunta smentisce se stessa iscrivendosi al partito della motosega, che a Follonica ha fatto negli anni tanti danni al patrimonio verde della città – proseguono -. Le dichiarazioni del sindaco sull’urgenza e la relativa messa in sicurezza non ci convincono e vorremmo risposte serie: quegli alberi presenti nel viale da decenni erano sani e stabili, consolidavano gli argini, trattenevano l’acqua, e qualsiasi studio scientifico può confermare che gli alberi diminuiscono il rischio idraulico, offrivano rifugio a tutto un ecosistema di insetti, uccelli che in questo momento nidificano (e c’è una legge che vieta il taglio degli alberi in questo periodo, legge 157/1992), ed erano, anche, parte del paesaggio (tutelato dalla Costituzione, articolo 9)”.
“Il caldo asfissiante – dichiarano Giardelli e Barocci – non è una invenzione ideologica degli ambientalisti e dovrebbe farci capire che ogni albero andrebbe tutelato, difeso e protetto, perché la sua presenza e sopravvivenza è un mezzo fondamentale per cercare di ridurre gli effetti del cambiamento climatico in atto: nel 2025 tagliare un intero viale alberato va contro ogni monito e allarme sui mutamenti drammatici del clima e sulla qualità dell’aria che respirano i follonichesi”.
“Il Forum ambientalista ricorda al sindaco che la letteratura scientifica è unanime nel sottolineare l’importanza degli alberi, e in particolare degli eucalipti che, secondo studi del Cnr, risultano tra i migliori per assorbimento della Co2, per purificazione delle polveri sottili, per il sequestro delle principali polveri tossiche generate dalle combustioni, per la riduzione della temperatura e degli effetti nefasti delle isole di calore urbano – studiate dall’Oms come una delle principali cause di aumento della mortalità nelle città, per lo stoccaggio del carbonio e nell’aumentare in generale la qualità della vita”.
“Chiediamo al sindaco: come si intende rimediare? Gli interessi da curare non sono quelli degli impianti di biomasse, o talvolta del bilancio, quando gli alberi sono considerati come spesa e non come bene comune – concludono -. I danni arrecati saranno sempre maggiori se i cittadini alzeranno le spalle mostrando indifferenza. Noi non siamo tra quelli, non lo siamo stati prima, non lo saremo in futuro”.