
SCANSANO – Il Museo Archeologico, della vite e del vino di Scansano è stato riconosciuto di “rilevanza regionale” con un decreto approvato in questi giorni a palazzo del Pegaso.
Un traguardo prestigioso, risultato di un investimento importante in danaro e lavoro deciso l’anno scorso per rispondere ai stringenti requisiti necessari per la promozione. “Per questo – commenta la sindaca Maria Bice Ginesi – proviamo una grandissima soddisfazione. È un museo in cui abbiamo creduto e crediamo tanto. E’ la nostra storia e ci abbiamo lavorato con convinzione. Ora, dopo la parte della collezione archeologica, stiamo risistemando la sezione dedicata alla vite e al vino, un mondo che tanto ci caratterizza e ci fa conoscere nel mondo. Siamo sodisfatti perché tutto il lavoro fatto ci torna indietro con questo riconoscimento”.
E c’è davvero tutta la storia di Scansano nel palazzetto incastonato nella parte storica del paese. Ci sono i reperti etruschi provenienti soprattutto dal sito di Ghiaccioforte protetti dalle rare statuine in bronzo raffiguranti Selvans, il dio etrusco protettore della natura e del territorio e oggi simbolo del Museo. Ci sono le importanti tracce romane tra vasi, vetri, bronzi e marmi rinvenuti nei numerosi siti della zona. E poi c’è la sezione della vite e del vino, storia antica e odierno motore economico del Paese, per finire col il riallestimento delle antiche celle carcerarie al piano più basso dell’edifico che a ciò era stato adibito.
Il riconoscimento di “museo di rilevanza regionale” non è solo una “medaglietta”: raggiungere il traguardo della rilevanza regionale vuol dire non solo rientrare dell’investimento fatto lo scorso anno ma poter contare su importanti finanziamenti nei prossimi anni. Un volano che consentirà di portare ulteriori migliorie alla sede espositiva e alla sua collezione.
“Per tutto questo – spiega Ginesi – ringrazio tutti i dipendenti comunali che hanno lavorato a questo obiettivo. Ringrazio la Past in progresso srl che l’anno scorso ha avuto l’affidamento della gestione del Museo per tre anni e che vi si è dedicata con passione. E ringrazio naturalmente il direttore del nostro Museo, Marco Firmati”. Perché – aggiunge con comprensibile orgoglio l’assessora alla Cultura Irene Terzaroli “questo riconoscimento ci rende orgogliosi del lavoro di squadra fatto, ognuno per il proprio pezzetto, con l’obiettivo comune di riuscire nell’impresa”.