
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – “L’estate si accende, ma non è solo colpa del sole. Sul sito del Comune si annunciano tre spettacoli pirotecnici, ma gli atti ufficiali ne riportano quattro: tre a Castiglione e uno a Punta Ala, per una spesa complessiva di 35mila euro. Ancora una volta, ciò che si comunica non coincide con ciò che si delibera”. È quanto dichiarano gli esponenti Alfredo Cesario, Iannetta Giannotti, Aldo Iavarone e Edoardo Mazzini dei gruppi di opposizione in Consiglio comunale.
“In un momento in cui la cittadinanza chiede interventi concreti su mobilità, servizi pubblici e manutenzione urbana – proseguono – l’Amministrazione continua a puntare sullo spettacolo effimero: fuochi sì, soluzioni poche. Fa discutere poi la partecipazione della sindaca Elena Nappi a un sondaggio social sulla questione: avrebbe votato due volte, una con il profilo personale e una con l’account istituzionale Elena Nappi Sindaco. Un gesto che solleva più di un dubbio sull’uso degli strumenti a profilo pubblico-istituzionale e sull’ascolto del dissenso”.
“Ritornando ai fuochi – proseguono i consiglieri -: sul piano ambientale e sanitario le istituzioni sono chiare. Da studi fatti dalla Regione Lombardia, infatti, viene evidenziato l’impatto dei fuochi d’artificio sulla qualità dell’aria, con picchi di polveri sottili e metalli tossici, mentre il Ministero della Salute, Iss e agenzie ambientali hanno più volte messo in guardia contro i rischi per la salute umana, gli animali e la fauna selvatica. A questo si aggiunge un dato preoccupante: non esiste alcuna valutazione pubblica sui costi-benefici di questi eventi. Al di là delle solite roboanti dichiarazioni propagandistiche sul ‘pienone’ ferragostano, mancano dati concreti sull’impatto economico per il territorio. Si continua a spendere come se bastasse un cielo colorato a far quadrare i conti”.
“Noi non siamo contrari ai fuochi d’artificio in assoluto – concludono -. Ma servono misura, trasparenza e criterio. Uno o due eventi ben pensati possono anche funzionare. Quattro davvero no. Quattro sono troppi, soprattutto se mancano dati, visione e capacità di ascolto. Quindi, cara sindaca Nappi: meno fuochi, più sostanza. E magari, un solo voto per volta. Nei prossimi giorni torneremo puntualmente sull’argomento anche alla luce dei post sul tema usciti sulla pagina Facebook istituzionale del Comune”.