
MARINA D GROSSETO – «Credo ci stiano prendendo in giro, altrimenti questa situazione non si spiega» i genitori dei ragazzi che da Grosseto vanno al mare a Marina sono indignati. Ormai, la sera, è prassi andare a prendere i propri figli dopo il mare perché gli autobus, su Marina, non si fermano troppo carichi da Castiglione della Pescaia fanno il giro solo per modo di dire.
«Non è neppure più un disservizio, direi piuttosto che su Marina il servizio non c’è. È come se quelle corse, che la società Autolinee toscane finge esistenti in un quadro di accordi che porta soldi pubblici nelle loro casse, non esistessero».
Il problema si era già posto negli scorsi fine settimana. L’1G aveva saltato la corsa delle 19, costringendo le famiglie a recarsi a Marina visto che la corsa successiva sarebbe passata alle 20.30.
L’autobus arriva pieno da Castiglione della Pescaia e di fatto a Marina non carica nessuno.
«Domenica 8 – racconta una mamma – mio figlio, con regolare abbonamento, si è visto negare la salita sia sulla corsa delle 18 che su quella delle 19. Dopo due ore di attesa sono amndata a prenderlo. Così come altre famiglie».
E il 10 giugno, ultimo giorno di scuola, stessa situazione. Molti ragazzi hanno scelto di andare al mare, ma «già la mattina, la prima corsa della stazione ha visto bene di caricare solo alcuni. L’autista ha detto che aveva il limite di 70 passeggeri. Giusto. Ma era difficile pensare che in un giorni simile molti giovani sarebbero andati al mare e prevedere una corsa bis?» chiede un’altra mamma che ci ha contattato. «Mi chiedo: chi è che fa la programmazione?».
Il ritorno poi è andato anche peggio. «Considerando che alla chiesa e alla fortezza non riescono mai a salire mia figlia e i suoi amici (che ricordo hanno 14 anni) sono andati a piedi sino alla zona di Rosmarina, dove è la prima fermata. L’autista del solito 1G si è fermato, ha fatto segno con la mano di avvicinarsi (l’autobus mi dicono non aveva neppure passeggeri in piedi e sul fondo aveva spazio). Non ha però aperto le porte ed è ripartito. Oltre al danno la beffa. È divertente prendersi gioco dei ragazzi? È così che lavorano certi autisti pagati dai nostri biglietti, abbonamenti e dalle ingenti risorse regionali per il trasporto pubblico?».
«Alle fermate successive ho visto con i miei occhi molti ragazzi a sedere sul marciapiede, lasciati a piedi. Sono veramente indignata e penso che questo servizio, fatto così, sia vergognoso. Ed è inutile dire, come fanno ogni volta che chiamiamo “dall’11 giugno inizia il servizio estivo” e le altre volte, vi ponete il problema di che non-servizio avete dato? dei biglietti attivati nella app e mai utilizzati? Del disagio creato ai genitori, ai nonni, che devono partire per recuperare ragazzini che resterebbero lì sino alle 20.30? Di chi, sapendo che i suoi non possono andare, si è recato a piedi, sulla strada verso Castiglioneper prendere il pullman prima che arrivi a Marina?».
In passato Tiemme aveva scelto un metodo neppure troppo difficile: quando uscendo da Castiglione il bus era pieno dal deposito partiva un altro mezzo che faceva solo il giro di Marina. Una soluzione neppure troppo difficile da un punto di vista tecnico e organizzativo.