
GROSSETO – 500-600 chiamate al giorno, il doppio in estate. Oltre a una 70ina di braccialetti elettronici. È il carico di lavoro della sala operativa dei carabinieri, quella che una volta era il 112. A dirigerla il luogotenente dei carabinieri Luigi Martone che racconta il lavoro svolto e l’importanza di questo servizio.
«Quando arriva la chiamata da Firenze viene smistata nella zona di competenza. Arriva tramite una scheda già precompilata dalla centrale dove vediamo chi è il richiedente, di che cosa ha bisogno e la posizione dove si trova al momento» racconta.
Gli operatori, tutti formati per gestire le emergenze più disparati, parlano con il richiedente e inviano una pattuglia sul posto.
«Il personale è altamente qualificato, fanno continuamente corsi. La centrale operativa è aperta H24, con due operatori per turno; ci sono quattro postazioni e ogni postazione ha quattro linee di 112. L’emergenza può essere un incidente, un furto, ma anche una persona che si trova in una situazione di disagio che l’operatore deve essere preparato a riconoscere e gestire. I due operatori si interfacciano tra loro e anche con me se la situazione lo richiede».
Delicata anche la gestione dei braccialetti elettronici, circa 70 in Maremma. «Un servizio molto delicato perché qui si parla di vite umane. Quando arriva un allarme (su computer, telefono e email) interveniamo subito, inviando una macchina per un controllo».
«Quando arriva la chiamata di solito il cittadino è molto agitato, si trova in una situazione critica, per questo l’operatore deve essere bravo a calmarlo e rassicurarlo facendosi dare quante più informazioni possibili».
Ma come cambia il lavoro durante l’estate? «Le telefonate raddoppiano, arrivando a 1200-1300, aumentano quelle notturne, soprattutto per la Movida specie nelle zone di mare. Per questo viene fatto un lavoro tecnico, per aumentare il personale all’esterno che possa gestire le molte telefonate che ci arrivano».