
GROSSETO – Si è concluso questa mattina il progetto Birba (Bambini in ricerca di barriere architettoniche) promosso dalla Polizia municipale di Grosseto, dall’Automobile Club Grosseto, dalla Consulta comunale per la disabilità e dal Garante comunale per la disabilità. Un’iniziativa di educazione stradale e civica volta a sensibilizzare i più giovani sul tema dell’accessibilità e sulle difficoltà che le persone con disabilità incontrano quotidianamente nella mobilità urbana.
Protagoniste le classi 5A e 5B della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo 3 di piazzale Salvo d’Acquisto e la classe 5A della primaria di Marina di Grosseto.
Durante la mattinata conclusiva, gli studenti, protagonisti attivi del percorso formativo, sono diventati per un giorno dei veri e propri “vigili Birba”, affiancati dagli agenti della Polizia municipale e dai loro insegnanti. I giovani poliziotti hanno attraversato le vie del centro storico rilevando comportamenti scorretti e “sanzionando” con multe virtuali le infrazioni che ostacolano la libera circolazione dei cittadini con disabilità. L’iniziativa si è conclusa nella sala del Consiglio comunale con la consegna degli attestati di partecipazione alle classi coinvolte e la premiazione degli elaborati grafici realizzati dagli alunni, riportati anche delle targhe ricordo della manifestazione.
“Questa mattina celebriamo non solo la chiusura di un progetto, ma l’avvio di una nuova consapevolezza per tutta la comunità – dichiarano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Sicurezza e Mobilità Riccardo Megale –. Con Birba abbiamo trasmesso non solo regole, ma valori: il rispetto, la prudenza, l’attenzione all’altro. Elementi fondamentali per una convivenza civile e per la sicurezza stradale. È così che si costruiscono cittadini più attenti e responsabili”.
“Birba ha un valore che va ben oltre la semplice educazione stradale – dichiarano l’assessore alla Cultura Luca Agresti e l’assessore all’Istruzione Angela Amante –. È un’opportunità per insegnare ai bambini il significato profondo del rispetto e dell’inclusione. Quando i più piccoli imparano a mettersi nei panni degli altri, in particolare di chi affronta quotidiane difficoltà, si pongono le basi per una società più giusta e attenta”.
Presente anche il comandante della Polizia municipale Alessio Pasquini che ha ringraziato i suoi collaboratori e gli studenti per aver partecipato: “Avete appreso che la strada non è solo un insieme di percorsi, ma un ambiente dinamico che richiede attenzione, rispetto e responsabilità. Le nozioni che avete acquisito, dalle regole del codice della strada alla percezione del rischio, non sono semplici informazioni, ma strumenti vitali per la vostra sicurezza e quella di chi vi sta intorno”.
Forte il sostegno di Aci Grosseto, da sempre tra i promotori del progetto: “L’Automobile Club di Grosseto partecipa con convinzione a iniziative dedicate all’educazione e alla sicurezza stradale – aggiunge il presidente Alberto Paolini –. Progetti come questo aiutano i ragazzi a sviluppare una coscienza civica e sociale attenta ai bisogni del prossimo. Ringraziamo l’Amministrazione comunale, le scuole partecipanti e la Polizia Municipale, con cui condividiamo da anni una collaborazione preziosa e continua”.
Soddisfazione anche da parte della presidente della Consulta comunale per la disabilità Valentina Corsetti e del Garante comunale per la disabilità Diego Montani: “Viviamo in una società che parla spesso di diritti, accessibilità e pari opportunità. Ma è nelle scelte di ogni giorno, nei piccoli gesti quotidiani, che questi valori trovano reale concretezza. Birba mira proprio a questo: educare a guardare il mondo anche attraverso gli occhi di chi vive una condizione diversa, promuovendo empatia, attenzione e responsabilità. Educare significa costruire il futuro. E noi vogliamo costruire un futuro dove la strada sia un luogo sicuro, accessibile e rispettoso per tutti”.