
ORBETELLO – «Le ultime dichiarazioni del sindaco Casamenti mi vedono citato in uno sproloquio privo di senso» a dirlo Matteo Porta che risponde così al primo cittadino di Orbetello.
«Ancora una volta, invece di confrontarsi nel merito, il sindaco Andrea Casamenti preferisce delegittimare chi propone, chi osserva e chi critica. Piuttosto che rispondere puntualmente alle questioni, etichetta comitati e forze politiche come “pseudo” o “residui”, nella speranza di distogliere l’attenzione dal vero problema: la sua amministrazione è ferma, autoreferenziale e sorda alle proposte».
«Eppure le proposte esistono – prosegue Porta -. Non da ultimo, sulla situazione di Talamone, ho avanzato una serie di richieste concrete e articolate, che rispondono a esigenze reali del territorio: procedere alla messa in sicurezza dell’area dell’ex acquario; avviare un progetto serio di riqualificazione dell’edificio, coinvolgendo cittadinanza, comitati, associazioni e operatori turistici; pubblicare immediatamente un piano di intervento per la spiaggia del Cannone; creare un tavolo permanente per la tutela del paesaggio e la prevenzione del dissesto idrogeologico, con la partecipazione attiva della comunità locale; attuare un programma di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio storico e naturalistico, dalla Rocca alle strutture di accesso al mare».
«Se il sindaco ne ignora l’esistenza, è solo perché non ha mai voluto prenderle in considerazione. E vale lo stesso per molte altre proposte che, come Giovani democratici, abbiamo presentato nel corso del tempo su vari temi, dalla sostenibilità ambientale alla cultura, dai servizi pubblici al decoro urbano. Il problema non è che non ci siano idee. Il problema è che chi governa è incapace di recepirle e trasformarle in azioni. Il sindaco dice che l’opposizione non esiste. Ma allora, a chi risponde? E perché?» chiede la nota dei Giovani democratici.
«Casamenti dovrebbe decidersi: se davvero l’opposizione è inesistente o litigiosa, perché sente il bisogno di attaccarla con tanta veemenza? A chi sta parlando, se non ha nessuno di fronte? Forse non vuole ammettere che l’unica cosa che cresce davvero è il malcontento della popolazione. E che, nel suo nervosismo, comincia a temerlo. Dorma pure sonni tranquilli, se è convinto di avere ancora il consenso di Orbetello. Ma a furia di sottovalutare i problemi, rischia di sottovalutare anche la risposta dei cittadini. Lo capirà – chiaramente – alle prossime elezioni».