
SCANSANO – Un’ottima partecipazione e attenzione all’iniziativa pubblica organizzata dallo Spi Cgil Grosseto lo scorso 23 maggio al teatro Castagnoli di Scansano, dal titolo “Tra vigne e colline: chi ci cura?”. Un momento di confronto concreto sul futuro della sanità territoriale nelle aree interne maremmane, che ha visto la presenza di amministratori, professionisti sanitari, sindacalisti e cittadini.
Al centro della discussione una notizia importante: a Scansano nascerà la Casa di Comunità, un presidio sanitario fondamentale, aperto presumibilmente 12 ore al giorno, che ospiterà medici di medicina generale e infermieri di comunità. Un progetto atteso e sostenuto dallo Spi Cgil come presidio pubblico di prossimità in grado di garantire salute e diritti anche nelle aree più interne. Sembra tutto pronto, ma manca ancora certezza sulla data di apertura.
Carlo Pellegrini, presidente dell’Auser Scansano, ha aperto i lavori con un intervento sentito: «Non possiamo parlare di sanità senza affrontare anche i nodi sociali: in un comune dove si giocano 5 milioni l’anno a fronte di un reddito medio di 16.000 euro, la ludopatia è un tema urgente».
La sindaca Maria Bice Ginesi ha sottolineato quanto a Scansano sia importante avere un presidio sanitario che funzioni: «Anche lo specialista dermatologo ha abbandonato il nostro comune. Oggi la medicina di base copre il fabbisogno primario, ma la Casa di Comunità è molto attesa e dovrà diventare punto di riferimento stabile e accessibile, rispondendo davvero ai bisogni sanitari delle persone».
Per la direttrice infermieristica Cinzia Garofalo, sarà essenziale valorizzare anche il ruolo degli infermieri di comunità, che presiederanno gli ambulatori e collaboreranno con i medici nel monitoraggio dei pazienti e nelle postazioni di emergenza: «Non è facile trovare personale, ma è chiaro che la loro presenza sarà imprescindibile».
Tania Barbi, direttrice della zona Distretto, ha sottolineato la necessità di contrastare malattie croniche diffuse come il diabete, e ha ricordato che, oltre alla Rsa già attiva da 25 posti, il Coeso ha dato parere favorevole per una seconda struttura residenziale a Scansano.
Dal punto di vista tecnologico, Alessandro Militello, dirigente Cup, ha ricordato che con il “Cup 3.0”, le prenotazioni sono sempre più multicanale e integrate. «Siamo impegnati a ridurre le liste d’attesa anche grazie al teleconsulto e a far prenotare le prestazioni il più vicino possibile al luogo di prescrizione».
Alda Cardelli, dipartimento sociosanitario Spi Cgil Grosseto, ha sottolineato quanto la casa di comunità potrà fare per Scansano: «Questa struttura ospiterà medici di medicina generale e infermieri, dovrà essere anche luogo di tutela del benessere psicosociale, includendo servizi per la salute mentale, fondamentali per affrontare emergenze silenziose come la dipendenza da gioco».
Infine Donatella Spadi, vicepresidente della commissione sanità della Regione Toscana, ha ricordato che la trattativa con i medici di famiglia è ancora in corso, ma ha sottolineato: «Bisogna partire subito. In territori come questo, servirebbero anche più Case di Comunità, per dare una risposta capillare alle fragilità diffuse».
Infine, Olinto Bartalucci, Dipartimento sociosanitario Spi Cgil, ha sottolineato l’importanza delle Case di comunità spoke, ricordando l’importanza della partecipazione al referendum dell’8 e 9 giugno: «Le Case di comunità spoke rimangono un presidio fondamentale per una medicina di prossimità che funzioni sul territorio. Anche per questo abbiamo inviato una lettera al direttore generale Marco Torre invitandolo a un confronto su un eventuale aumento del loro numero rispetto a quello già programmato».
«Queste iniziative promosse dallo Spi Cgil sono utili a fare il punto della situazione e la partecipazione di cittadini e cittadine è stato anche questa volta fondamentale per far sentire la voce del territorio – conclude Bartalucci – la partecipazione è anche un presidio fondamentale della democrazia, rimane quindi fondamentale partecipare ai referendum dell’8 e 9 giugno. Cinque quesiti che riguardano davvero tutti, 4 sulla tutela del lavoro e uno per il diritto di cittadinanza».
L’iniziativa ha raccolto l’interesse di una popolazione che ha a cuore la propria salute ed Erio Giovannelli, segretario generale Spi Cgil Grosseto, ha sottolineato quanto sia importante la casa di comunità Spoke anche a Scansano e quando lo SPI tenga che l’investimento si concretizzi. «La presenza sul territorio è ciò che fa la differenza – dice Giovannelli – Il nostro impegno è far sì che ogni cittadino, anche nei piccoli comuni dell’interno, abbia una risposta concreta ai bisogni di salute. La Casa di Comunità è una conquista importante che dobbiamo sostenere e monitorare nel tempo».