Si tratta di una patologia autoimmune. Il sistema immunitario attacca il rivestimento dei nervi, composto da una sostanza chiamata mielina. E a causa di questo processo si determinano i sintomi tipici.
Vista, movimento, debolezza, coordinamento, umore. Tutti questi aspetti e funzioni della vita di chi soffre di sclerosi multipla sono messi in forse. Grazie alla terapia è comunque possibile gestire il decorso, dando alla persona una buona qualità di vita.
Cos’è la sclerosi multipla?
La sclerosi multipla è una malattia autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale. Ad essere colpita è la mielina, il rivestimento che protegge i nervi, e come conseguenza si ha una interruzione nella trasmissione dei segnali tra il cervello e il resto corpo. Da questa interruzione del segnale derivano i sintomi di questa malattia, che possono interessare la capacità di movimento e la capacità di pensare della persona.
Malattia autoimmune significa che il sistema immunitario attacca, per errore, un tessuto sano dello stesso organismo. Nel caso della sclerosi multipla è la mielina ad essere colpita. Questo rivestimento, possiamo specificare adesso, è composto da grasso e proteine e serve non solo a proteggere i nervi, ma anche a isolarli, in modo tale che gli impulsi tra cervello e corpo passino senza alcuna interruzione.
La sclerosi multipla è da conoscere, se si vuole contrastarla e assicurare una giusta qualità di vita per chi ne soffre. Si tratta, aggiungiamo, di una malattia che si presenta il più delle volte dopo i 50 anni, ed è raro che si manifesti dopo i 40 anni. E non va confusa con la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) nella quale non si ha infiammazione e che intacca sostanzialmente la capacità di movimento della persona.
Quali sintomi ha chi soffre di sclerosi multipla?
Abbiamo detto che nella sclerosi multipla il sistema immunitario attacca erroneamente la mielina e, aggiungiamo, si hanno come conseguenze infiammazione e lesioni che interrompono la comunicazione tra neuroni. È come se i fili di un impianto elettrico perdessero l’isolamento: i segnali diventano lenti, distorti o si bloccano del tutto.
Quando questo accade, iniziano a comparire i sintomi.
E i primi sintomi sono problemi alla vista, debolezza muscolare, formicolii, difficoltà di coordinazione e affaticamento. Se il danno a carico della trasmissione dei segnali del sistema nervoso peggiora, anche le funzioni motorie e cognitive ne risentono.
Il corpo tenta di riparare la mielina danneggiata, ma il processo è spesso incompleto. Per questo, la malattia può alternare periodi di miglioramento a fasi di peggioramento.
Come vive una persona con la sclerosi multipla?
Vivere con la sclerosi multipla significa affrontare ogni giorno sfide diverse, perché la malattia è imprevedibile e i sintomi variano nel tempo. Un giorno può essere semplice camminare, il giorno dopo la stanchezza e la debolezza rendono difficile persino alzarsi dal letto.
Molte persone riescono a lavorare e condurre una vita normale, ma con qualche accorgimento: pause frequenti per gestire la fatica, ambienti accessibili per ridurre gli sforzi, e strumenti di supporto come bastoni o sedie a rotelle nei casi più avanzati.
Anche le attività quotidiane possono cambiare. Fare la spesa, cucinare o guidare può richiedere più tempo e più energie. Alcuni devono pianificare con attenzione le loro giornate, evitando il caldo, che può peggiorare i sintomi, e concedendosi il giusto riposo.
Cosa sente una persona con questa malattia?
Vivere con la sclerosi multipla significa convivere con un corpo che cambia spesso in modo imprevedibile.
Possono comparire una sensazione di formicolio o intorpidimento a braccia e gambe, così come debolezza improvvisa, dolori muscolari o rigidità che rendono complicati anche i movimenti più semplici. Ma uno dei sintomi più frustranti è l’affaticamento cronico: anche dopo una notte di riposo, l’energia sembra non bastare mai.
Sul piano emotivo, la persona con sclerosi multipla prova ansia, ha momenti di sconforto, oltre a comprensibile paura per il proprio futuro.
Perché viene questa malattia autoimmune?
Non sappiamo ancora perché una persona possa sviluppare la sclerosi multipla, le cause non sono state ancora identificate con certezza. Il processo di demielinizzazione, perché così si chiama il fenomeno che porta alla perdita del rivestimento a protezione dei nervi, non è ereditario.
Ci sono dei fattori di rischio, come ad esempio la carenza di vitamina D, oppure il fumo di sigaretta, o ancora l’inquinamento. Ci sono poi dei virus, una volta contratti potrebbero determinare un aumento di rischio per lo sviluppo della sclerosi multipla. È il caso del virus di Epstein-Barr, che è causa della mononucleosi.
Quali cure per chi soffre di sclerosi multipla?
Non esiste una cura definitiva per la sclerosi multipla, ci sono invece diversi trattamenti che possono rallentarne la progressione, ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita.
Grandi risultati arrivano dai farmaci MDT, in grado di rimodulare la risposta immunitaria della persona con sclerosi multipla. Nel concreto questi farmaci aiutano a ridurre il numero di ricadute e a limitare il danno al sistema nervoso. Possono essere presi per bocca, o con iniezione.
Durante le ricadute più gravi, si utilizzano spesso corticosteroidi, che riducono rapidamente l’infiammazione e aiutano a recuperare più in fretta. In alcuni casi, può essere necessario un trattamento con una procedura chiamata plasmaferesi, per filtrare il sangue e rimuovere le sostanze infiammatorie.
Ma non ci sono solo farmaci. La riabilitazione è infatti importantissima: fisioterapia, terapia occupazionale e logopedia aiutano a mantenere la mobilità, la forza muscolare e la capacità di comunicazione. Lo stile di vita deve poi essere attentamente gestito con una dieta equilibrata, attività fisica regolare e gestione dello stress.
Va anche valutata la possibilità di un sostegno psicologico: vivere con la sclerosi multipla è una sfida, ma con il giusto aiuto medico e familiare, è possibile affrontarla al meglio.