
GROSSETO – “Una polemica alimentata da ricostruzioni inesatte e strumentali”. Così l’Amministrazione comunale di Grosseto risponde alle critiche arrivate dal consigliere Carlo De Martis sulla questione delle nomine legate alla società partecipata Sistema.
“Alla luce delle affermazioni contenute nel recente intervento pubblico del consigliere Carlo De Martis è doveroso precisare quanto segue, fugando ogni dubbio circa la correttezza e la trasparenza dell’operato dell’Amministrazione – prosegue -. Anzitutto, chiariamo che durante il Consiglio del 17 aprile tutti i membri dell’assise cittadina hanno abbandonato l’aula in modo unanime, prendendo atto della mancanza del numero legale. Nessun componente, neppure di opposizione, ha sollevato eccezioni o chiesto rettifiche in merito, così come confermato dal verbale approvato nella successiva seduta, ovvero quella del 30 aprile scorso”.
“Secondo punto – proseguono gli amministratori -: gli emendamenti oggetto di discussione (i tre presentati dal consigliere Vitale e quello presentato dal consigliere Vasellini) sono stati depositati regolarmente il 29 aprile alle 11,57, nel pieno rispetto dei termini regolamentari. Un mero errore materiale legato alle attività di protocollo (stesso numero per tutti i documenti e caricamento di un foglio bianco) è stato interamente sanato dal segretario generale che ha attribuito a ciascun testo il proprio numero di protocollo (67619, 67625, 67630, 67633 del 16 maggio 2025) preservando la validità originaria degli atti”.
“Terzo punto. Riguardo la Quinta commissione relativa al “caso Sistema” si segnala che l’estratto del verbale dell’assemblea dei soci è stato trasmesso in tempi record non appena pervenuto al Comune, con «congruo anticipo» rispetto alla seduta prevista per il 16 maggio. Gli uffici hanno inoltre ribadito la piena disponibilità a integrare la documentazione, chiedendo soltanto di circoscrivere oggetto, mittente/destinatario o numero di protocollo per evitare accessi sovradimensionati e tutelare i dati personali, esattamente come prescrive l’articolo 43 del Tuel. Nessun diniego, quindi, all’accesso: la tempistica di invio è dipesa esclusivamente dall’arrivo degli atti dagli organi societari, non da presunte «reticenze» del Comune. Ci troviamo quindi a dover rispondere alle accuse di «ostruzionismo»: gli atti sono stati inviati in più tranche: alla prima richiesta (2 maggio) è seguita l’evasione in pochi giorni; la seconda richiesta ha prodotto ulteriore documentazione; l’estratto assembleare, formato solo due giorni fa, è stato inviato la mattina del 16 maggio. Parlare di «muro di gomma» significa ignorare il lavoro puntuale degli uffici, che continuano a collaborare con la commissione e con tutti i consiglieri, siano essi di maggioranza o di opposizione”.
“In sintesi, l’Amministrazione comunale ha rispettato tutte le scadenze regolamentari, garantendo la validità degli emendamenti presentati – conclude l’Amministrazione comunale -; ha assicurato l’accesso agli atti richiesti, nei limiti posti dalla normativa sulla privacy e dal buon andamento della macchina amministrativa; ribadisce piena collaborazione istituzionale, respingendo al mittente ogni insinuazione di ostruzionismo o opacità. Confidiamo che questi chiarimenti, supportati da atti ufficiali e protocolli documentali, pongano fine a una polemica alimentata da ricostruzioni inesatte e strumentali. L’obiettivo dell’Amministrazione resta – ieri come oggi – quello di garantire ai cittadini servizi efficienti, trasparenza e rispetto delle regole”.