
GROSSETO – “La recente impugnazione da parte del Governo italiano della legge regionale toscana n.16/2025 del 14 marzo sulle modalità organizzative per la procedura medicalizzata di assistenza al suicidio blocca l’applicazione di una normativa emanata dalla Toscana per venire incontro a persone che da anni convivono con terribili patologie e dare loro la possibilità di scegliere di morire dignitosamente”.
Così l’associazione Rosa Park, centro culturale protestante in una nota.
“Tale legge regionale aveva provato a colmare un vuoto legislativo del Parlamento che, da decenni tentenna sull’argomento, nonostante la Corte Costituzionale con la sentenza n.242/2019 abbia dichiarato illegittimo il divieto di questa pratica in vigore in Italia. La materia è altamente critica e controversa in Italia, soprattutto per la forte contrarietà della conferenza episcopale all’approvazione di una norma che permetta l’accesso al suicidio assitito”.
“La nostra associazione propone un incontro di approfondimento sul tema del fine vita che riteniamo di notevole rilevanza etica. Ritenendo che la popolazione italiana sia poco (e talvolta male) informata sui problemi etici posti dalla scienza alle nostre coscienze, avevamo organizzato già prima dell’impugnazione del governo della legge toscana un incontro a più voci, per presentare in primo luogo la legge n. 16/2025 sotto il profilo strettamente medico. La dottoressa Fulvia Perillo infatti chiarirà i requisiti, la procedura, i tempi e le modalità di accesso al fine vita assistito stabilite dal legislatore toscano, al fine di lanciare “un forte messaggio di civiltà” (come ebbe ad esprimersi il presidente Eugenio Giani)”.
“Seguirà la presentazione di un libro che tratta delicatamente sotto il profilo umano la difficoltà di chi soffre di patologie irreversibili e dipende da macchinari e di chi è in relazione affettiva con loro rispetto alla possibilità o meno di accedere a un fine vita libero, consapevole e assistito. Lo scrittore senese Massimo Granchi ci parlerà del suo ultimo romanzo “La memoria della vite”. Infine la dottoressa in medicina e pastora valdese, Ilenya Goss, presidente della commissione Bmv (battisti metodisti valdesi) per i problemi etici posti dalla scienza, Docente di Bioetica all’Università di Torino, illustrerà i nodi etici problematici inerenti il tema nella articolata discussione delle chiese protestanti e in ideale dialogo con le posizioni cattoliche romane, i cui esponenti si ergono a difensori del principio dell’inviolabilità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale”.
La cittadinanza grossetana è cordialmente invitata a partecipare.
Lunedì 19 maggio alle 17 nella chiesa Battista di via Piave 17