
CINIGIANO – “Nel corso del 2025 l’Amministrazione comunale di Cinigiano ha aumentato per ben due volte la tariffa sui rifiuti (con le bollette che mediamente crescono del 10%) e ha accettato il progetto di Sei Toscana che di fatto ridimensiona il servizio di raccolta eliminando le postazioni dei cassonetti dai centri storici di Cinigiano, Sasso d’Ombrone e Castiglioncello Bandini, con evidenti situazioni di grave disagio per molti cittadini”. Le critiche arrivano dal capogruppo di opposizione di “Fare Cinigiano” Giovanni Lanzini, che chiede soluzioni sulla gestione dei rifiuti.
“Disagi che sono stati manifestati non solo dal nostro gruppo consiliare di minoranza ma anche dai cittadini intervenuti nel Consiglio comunale aperto del 30 aprile scorso che hanno evidenziato come questa riorganizzazione del servizio sia un vero schiaffo a tutti coloro che hanno la loro residenza o abitazione nei centri storici e contrario ad ogni politica per la riscoperta dei piccoli borghi e delle strategie da adottare per rivitalizzarli – prosegue Lanzini -. In effetti si tratta di un progetto che allontanando i cassonetti dalle abitazioni nei centri storici, anziché essere orientato al miglioramento del servizio ha solo l’evidente finalità di facilitare la gestione operativa a tutto vantaggio di Sei Toscana e della capogruppo Iren, il cui obiettivo è quello di massimizzare i profitti a vantaggio degli azionisti”.
“Un progetto dirigista dove i cittadini vengono costretti a percorrere distanze eccessive e scoscese per raggiungere le nuove postazioni lontane centinaia di metri creando, di fatto, cittadini di serie A e cittadini di serie B: infatti i disagi aumentano a seconda che la residenza sia all’interno o fuori dal centro storico, oppure nella frazione di Monticello Amiata dove il servizio nel centro storico è rimasto di fatto inalterato – continua Lanzini -. Un progetto in aperta violazione con la Carta del Servizio sulla uguaglianza di trattamento che garantisce la parità di trattamento degli utenti a parità di condizioni del servizio prestato nell’ ambito di aree e categorie omogenee di fornitura, che potrà essere oggetto di richiesta di intervento dell’Autorità di Ambito e del Difensore civico regionale, a tutela dei cittadini discriminati”.
“Alla riunione erano presenti anche rappresentanti di Sei Toscana che in sostanza si sono limitati a mezze promesse, ma niente di certo, sulla nostra proposta di revisione del progetto – prosegue il capogruppo di opposizione -. Da parte nostra rinnoviamo all’Amministrazione comunale l’istanza di riesaminare il progetto di riorganizzazione, anche sulla base delle richieste fatte dai cittadini nel Consiglio comunale aperto, incaricando gli uffici comunali di predisporre soluzioni operative per dotare i centri storici di Cinigiano e Sasso d’Ombrone di almeno due postazioni di raccolta e di almeno una per Castiglioncello Bandini. Rifiutare queste proposte rappresenterebbe un incomprensibile arroccamento su politiche gestionali sbagliate in termini di raccolta dei rifiuti ed anche una forma di arroganza di chi rimane sordo ad accogliere le giuste lamentele e le proposte migliorative formulate nell’interesse dei cittadini”.