
GAVORRANO – Anche Massimo Borghi partecipa al digiuno contro il decreto sicurezza del Governo. Ad annunciarlo è lo stesso Borghi, assessore alla legalità del Comune di Gavorrano e coordinatore regionale per la Toscana dell’associazione Avviso Pubblico Regioni e Comuni contro le mafie e la corruzione.
Si tratta di una catena di solidarietà e di resistenza civile con il digiuno a staffetta contro il decreto sicurezza, promosso da: Buon Diritto, Acli, Antigone, Arci, Cgil, Cnca, Forum Droghe, L’Altro Diritto, La Società della Ragione, Ristretti Orizzonti.
“Accogliendo l’invito di Don Luigi Ciotti a digiunare contro le leggi ingiuste e raccogliendo l’iniziativa lanciata da Franco Corleone, le organizzazioni promotrici intendono denunciare l’approvazione di un provvedimento che limita gravemente lo spazio civico, criminalizza il dissenso pacifico e mette a rischio i diritti fondamentali di cittadine e cittadini – afferma Borghi -. Si tratta di una azione collettiva e di resistenza civile, per i diritti di tutte e tutti, che proseguirà fino al 30 maggio, vigilia di una manifestazione nazionale a Roma”.
Massimo Borghi digiunerà tutto il giorno di giovedì 15 maggio: “Si tratta di un’azione necessaria e significativa contro un decreto che colpisce i cardini della democrazia e dei diritti delle persone, anche di quelle più emarginate, come i carcerati e i reclusi nei Cpr – afferma -. In nome della sicurezza, parola che condivido a partire dalla sicurezza sociale per tutti e che in questa fase storica non viene garantita a una larghissima fascia della comunità, si criminalizza ogni forma di dissenso pacifico, mettendo a rischio diritti civili conquistati con l’impegno ed il sacrificio di molti. Il decreto riesce a criminalizzare anche la povertà, azione che non era riuscita a nessun governo dal dopoguerra ad oggi, per questo non possiamo rimanere inerti. Ecco perché ho aderito con convinzione a questa azione di resistenza civile”.