
GROSSETO – Calci, pugni, placcaggi e scontri duri, per mettere Ko gli avversari. Il concetto di gioco con la palla degli antichi romani aveva ben poco a che fare con il Fair play del calcio moderno.
L’harpastum è un gioco di squadra con la palla simile al calcio storico fiorentino, e che affonda le radici nell’antica Grecia e poi adottato anche a Roma. Pare fosse usato dai legionari per tenersi in allenamento. La parola harpastum deriva dal greco “harpastón” (ἁρπαστόν) che significa “strappato, portato via”. I romani conobbero e impararono il gioco durante le campagne di conquista della Grecia, e vi si riferivano come al “Gioco della palletta” perché era praticato con una palla piccola.
Tra gli appassionati di questo sport anche un maremmano, Lazzaro Bertini, che ha appena partecipato ad un campionato tra quattro squadre provenienti da varie parti d’Italia: i Biancorossi di Rimini, nei quali milita Bertini, i Neri di Brescia, che si sono aggiudicati il campionato, la squadra Centuria di Roma e la squadra Frusna di Frosinone. «L’anno prossimo giocherò in una squadra neonata: i Gialloblù di Torino – racconta il calciante maremmano -. Per quello che riguarda la mia esperienza posso dire che è stata la cosa più adrenalinica che abbia mai fatto, un gioco vero, che trasmette dei valori antichi e nobili come la storia di Roma. Essere l’unico calciante maremmano della storia contemporanea è una cosa che mi riempie di orgoglio».
L’harpastum moderno è caratterizzato da poche regole: si gioca in 15 contro 15, con la possibilità di avere cinque cambi volanti, per il resto è del tutto simile al più noto Calcio storico fiorentino, infatti la partita dura 50 minuti, ci sono scontri duri, mirati a mettere fuori gioco gli avversari, i giocatori non possono essere sostituiti se subiscono il “Ko”.
Lo scopo del gioco è quello di prendere la palla, che viene tirata in aria a metà campo dall’arbitro e cercare di portarla nella porta avversaria, che in questo gioco si chiama “Caccia”. Al termine dei 50 minuti di gioco, la squadra che ha fatto più cacce vince la partita.