
GROSSETO – Due giornate dedicate al mondo dello sport e dell’attività fisica all’Istituto Fossombroni, che ha visto coinvolte tutte le classi. Questa iniziativa, trasversale ai molteplici progetti del PTOF, ha voluto far riflettere sull’importanza che lo sport gioca nella costruzione delle relazioni e dei sani stili di vita dell’individuo. Lo sport è sicuramente uno strumento sociale capace di promuovere l’inclusione sociale e di diffonde ideali e valori quali, ad esempio, “raggiungere il successo attraverso il lavoro di squadra”.

La realizzazione del progetto è stata affidata al professor Amedeo Gabrielli, coadiuvato dalla professoressa Gabriella Corzani. Tutti i 1200 studenti, senza distinzione d’indirizzo, si sono cimentati nelle varie discipline dell’atletica leggera, nella pallavolo, nella pallacanestro, nel flag football, nel calcio e nel touch rugby. Le classi sono state raccolte in modalità orizzontale. Ne è risultata una felice miscellanea fra indirizzi. Il Campo Zauli, i palazzetti di via Austria e di via Lago di Varano, la palestra dello stesso istituto, i campi della Parrocchia del Sacro Cuore ed il parco di via Giotto sono stati i teatri di questa iniziativa: di solito silenti al mattino, si sono riempiti di frotte di studenti vocianti, incitanti, comunque gioiosi. Nel solo Campo Zauli, nel primo giorno, si sono contate oltre cento presenze. Non tutti hanno gareggiato. Alcuni si sono cimentati come giudici ed arbitri, altri come giornalisti, fotografi. Un grande lavoro per tutti gli insegnanti di scienze motorie curatori di ogni singola manifestazione. Non è stata da meno l’impegno del rimanente corpo docente che ha operato con dedizione in un contesto poco familiare. per un’iniziativa di successo che ha superato le distinzioni di indirizzo e rimescolato gli studenti.