
FOLLONICA – «Stanno prendendo la sabbia dalla spiaggia libera per fare il ripascimento agli stabilimenti balneari» da un paio di giorni i cittadini di Pratoranieri, a Follonica, sono in allarme.
Il ripascimento è iniziato, come ogni anno, in vista della stagione estiva. Ma, secondo alcuni lettori, la sabbia non viene presa, come negli scorsi anni vicino alla scogliera, che sarebbe una zona di accumulo, ma direttamente dalla spiaggia libera, dove ve ne è già poca.
Stiamo parlando di una spiaggia libera abbastanza famosa: quella che tutti conoscono come Tony’s.
«Oltre a toglierci la spiaggia libera ridotta ad una lingua sottile – racconta una residente della zona – stanno arrivando pericolosamente vicino alla strada. Una mareggiata più forte non troverà alcuna barriera, distruggendo la vegetazione dunale e forse anche la carreggiata».
Anche un’altra lettrice ci ha scritto a nome di un gruppo di cittadini di Pratoranieri: «Ho parlato con la Capitaneria di porto: c’è un’ordinanza del 25/3/25 della Regione Toscana su richiesta dell’associazione balneari che determina il prelievo di sabbia per il ripascimento di alcune zone (che guarda caso sono di interesse privato). Viene fatta a spese del Comune ed a favore di privati».
«Ogni anno prima dell’inizio della stagione, previa autorizzazione regionale, si avvia il ripristino degli arenili che consente di recuperare la sabbia superficiale in mare e portarla in spiaggia» così l’amministrazione comunale follonichese risponde alle polemiche solevate da alcuni cittadini di Pratoranieri. La sabbia infatti deve essere “bagnata” nel senso che deve essere presa dal mare.
«Il problema è nato perché dicono che viene tolta dalla parte pubblica per portarla ai privati. In realtà la legge fraziona i litorali in aree, più precisamente siti o celle. All’interno di queste aree la sabbia viene presa dove c’è più accumulo».
Gli interventi in corso in questo momento sono fatti e sovvenzionati dai privati e se ne occupa il Consorzio degli stabilimenti balneari, «a stretto giro però partiranno anche quelli pubblici, per ripristinare le spiagge libere. Su questo intervento di ripristino il Comune ha messo 80mila euro».
«I punti di accumulo sono storicamente sempre gli stessi, si parla di pochi metri più su o più giù – prosegue il Comune di Follonica -. A volte il mare lavora in modo differente. Il punto è che, senza questa attività, non potremmo andare al mare d’estate. Questi interventi hanno la funzione di ridare ai bagnanti la sabbia più fina e morbida. Non facciamo nulla di stravolgente: si chiama ripristino proprio perché ripristina le condizioni dell’anno precedente, una cosa che a Follonica si fa da anni: su questo tema c’è sempre stata molta attenzione. Quindi a breve partiranno i lavori di ripristino del Comune, solo in seguito avverrà la riprofilatura, ma è intervento di tutt’altro genere e importo».