
GROSSETO – Cattedrale gremita mercoledì a Grosseto per la messa in suffragio del papa Francesco, deceduto lunedì 21 aprile a 88 anni.
L’invito alla preghiera è stato raccolto dalla comunità grossetana sia attraverso i momenti organizzati nelle parrocchie, sia nella messa presieduta dal vescovo Bernardino. Hanno concelebrato il vescovo emerito Rodolfo Cetoloni e una trentina di presbiteri.
“Il Vangelo di questo mercoledì nell’ottava di Pasqua – commenta la diocesi – è il racconto dei due discepoli di Emmaus che, subito dopo la morte di Gesù, procedono sconfortati perché incapaci di credere ancora alla resurrezione. Gesù si fa loro compagno di strada ma i loro occhi sono ‘impediti a riconoscerlo’. Sarà solo durante la cena che quell’ignoto viandante si fa riconoscere, nel gesto dello spezzare il pane. Da questo episodio il vescovo Bernardino ha tratto spunto nell’omelia per sottolineare quanto importante sia nella vita che il cuore arda, bruci per qualcosa o qualcuno che ci muove ad una decisione, a un cambiamento”.
“Questa esperienza del cuore e ciò che ha animato la vita e il ministero di Papa Francesco – ha detto il vescovo Bernardino -. I gesti di novità che egli ha introdotto all’inizio del suo pontificato ci hanno ispirati e provocati. La sua è stata l’esperienza di chi davvero sta con le sue pecore, ne prende l’odore, perché ha riconosciuto che l’esperienza di Gesù va data, va condivisa, lì dove sei, con la gente di qualsiasi contesto, estrazione e credo. Papa Francesco ha riaffermato nei fatti l’importanza del dialogo, dell’attenzione ai poveri e alla pace”.
Quindi l’esortazione: “Raccogliamone i frutti! Se c’è stata una espressione, un gesto, una attenzione che il ministero di Papa Francesco ci ha aiutati nella nostra fede, facciamola crescere!”
Presenti alla celebrazione il prefetto Paola Berardino, il questore Claudio Ciccimarra; il colonnello Salvatore Santone, comandante di Presidio e comandante del Centro militare veterinario; il colonnello pilota Davide Dentamaro, comandante del IV Stormo Caccia Intercettori di Grosseto; l’ingegner Roberto Bonfiglio, comandante dei Vigili del Fuoco di Grosseto.
Il canto del “Regina coeli”, l’inno pasquale con cui Maria è chiamata a rallegrarsi perché Gesù e risorto, ha concluso la celebrazione. “Che questo canto – ha detto il vescovo Bernardino – sia il nostro inno di ringraziamento per quanto papa Francesco ha operato nella Chiesa e per il mondo”.