
GROSSETO – Mentre in via dei Barberi, da molti, di recente ribattezzata, “via dei Tigli (o tagli) piangenti” , proseguono i lavori per la “ Green Street “, nella Cittadella dello Studente si registra una funzionale mutazione, un parziale cambio di destinazione d’uso.
Le tettoie di lamiera sotto le quali un tempo, venivano lasciate in sosta biciclette, ciclomotori e moto, hanno veduto questi mezzi di locomozione rarefarsi per lasciare il posto alle automobili.
Auto di vario tipo: dalle utilitarie, a quelle più eleganti, potenti e costose. Gli spazi intorno agli istituti scolastici sono diventati così un grande parcheggio incustodito che all’ora di entrata e di uscita produce con le sue macchine, un traffico che non disdegnerebbe la presenza di un manipolo di romaneschi “pizzardoni”.
Durante le ore di lezione invece, a motori spenti e vetture a riposo, la sensazione visiva che è trasmessa ai nostri occhi, è quella ben diversa e quasi serafica, di trovarsi di fronte ad un vasto ”autopiazzale dell’usato” o ad un mega “ autoparco”.
Il suono della campanella di fine lezioni, innesca un processo di risveglio e di li a poco, fa da starter di partenza per le auto. Ecco così che il popolo studentesco automunito, con i piedi pigiati sugli acceleratori, piedi resi pesanti dalla sedentarietà di classe, partono a motori rombanti, liberi finalmente dalla “vis docenti”e percorrono le strade della Cittadella per immettersi all’uscita dei “Palazzi sega” in viale Sonnino o per Via Spartaco Lavagnini su viale Brigate Partigiane; strade entrambe ingolfate dalla studentesca fiumana automobilistica per la gioia di grandi e piccini.
Più o meno a quell’ora però, nella non distante via dei Barberi, quasi a bilanciare il caos, i lavori stradali ed il via vai delle macchine operatrici necessarie per realizzare la “ Green Street” sono sospesi. E’ il momento della pausa pranzo!
