
GROSSETO – Colpo di scena sul Consiglio comunale di ieri, giovedì 17 aprile, in cui si è discussa la proposta di delibera del consigliere Gori del Movimento 5 Stelle, condivisa da Partito Democratico, Grosseto Città Aperta e Liberali-Riformisti-Socialisti, volta a garantire che le figure nominate dal sindaco alla guida delle società partecipate dispongano di adeguate competenze e professionalità.
“Una proposta di normale buon senso – commentano i consiglieri comunali Giacomo Gori, Davide Bartolini, Carlo De Martis, Giacomo Cerboni, Valerio Pizzuti -, trattandosi di società che muovono milioni di euro e gestiscono importantissimi servizi per i cittadini (farmacie, case popolari, manutenzione delle strade e tanto altro) che ha scatenato il panico tra la maggioranza, tanto che al momento del voto la gran parte dei consiglieri di centrodestra, guidati dal sindaco, sono fuggiti dall’aula nel tentativo di far saltare il numero legale e impedire così l’approvazione della delibera. Obiettivo, tuttavia, raggiunto solo apparentemente”.
“Se è vero che al termine dello scrutinio il presidente del consiglio ha decretato che la votazione, che pure aveva visto prevalere i voti favorevoli, era invalida per sopravvenuta mancanza del numero legale, ad un controllo che abbiamo eseguito nel corso della giornata (attraverso la semplice ma inoppugnabile visione del video della seduta, disponibile sul canale YouTube dell’Amministrazione comunale) è stato accertato che il numero legale in realtà era stato garantito e, pertanto, la votazione era perfettamente valida”.
“Nel Consiglio comunale di Grosseto – spiegano i consiglieri – la soglia del numero legale è costituita da un numero di sedici consiglieri presenti ed il Regolamento stabilisce che ai fini del numero legale si computano tutti i consiglieri presenti, ancorché non votanti. Ebbene, durante il voto di ieri è stato registrato il voto di quattordici consiglieri (tredici favorevoli ed uno contrario), ma nei seggi erano presenti per l’appunto sedici consiglieri. Oltre ai quattordici votanti registrati, erano infatti presenti il consigliere di Forza Italia Amedeo Gabbrielli ed il consigliere di Fratelli d’Italia Paolo Serra, erroneamente non conteggiati nel corso dello scrutinio elettronico. Evidentemente il trambusto provocato dalla fuga sgangherata messa in atto dal sindaco e dai suoi fedelissimi ha provocato una qualche confusione nelle operazioni di scrutinio, ma è chiaro che la legittimità del voto deve essere immediatamente ristabilita”.

“Già ieri, pertanto, i sottoscritti consiglieri hanno inviato una segnalazione formale al presidente del Consiglio comunale affinché provveda immediatamente a quanto di sua competenza per sanare l’errore compiuto nel corso dello scrutinio – dichiarano -. Nell’attesa di un riscontro da parte del Presidente del consiglio, che confidiamo perverrà oggi stesso, siamo certi che il Sindaco, chiamato entro il 30 aprile a nominare una serie di figure apicali nelle società partecipate, a cominciare da Sistema Srl e Farmacie Comunali Srl, vorrà rispettare la volontà espressa dal voto del Consiglio comunale, organo al quale la legge – l’articolo 50 del Testo Unico degli Enti Locali – attribuisce competenza esclusiva nello stabilire gli indirizzi ai quali il sindaco deve attenersi per la nomina dei rappresentanti del Comune presso tali società. Indirizzi che devono rispondere a criteri di competenza, professionalità e autonomia delle figure individuate, e non certo a quelle logiche di spartizione attraverso le quali il sindaco pretenderebbe di fare e disfare a suo piacimento, al solo scopo di mantenersi un ultimo scampolo di potere a scapito degli interessi della città. Diversamente, dovranno essere immediatamente interessate le autorità competenti, a cominciare dalla Prefettura”.