
GROSSETO – “Ancora una volta la maggioranza di governo di Grosseto dimostra tutta la sua debolezza politica e l’incapacità di assumersi responsabilità davanti ai cittadini. L’ultimo consiglio comunale, convocato strategicamente il giorno prima delle nomine nei consigli di amministrazione di Sistema srl, Acquedotto del Fiora spa e della presidenza delle Farmacie comunali, ha svelato chiaramente che per qualcuno le poltrone valgono più dei valori e del rispetto della città”. Le critiche alla maggioranza grossetana arrivano dai gruppi di opposizione del Movimento 5 Stelle, del Partito Democratico, di Grosseto Città Aperta e dei Liberali-Riformisti-Socialisti.
“L’occasione – proseguono – era la discussione sulla proposta di iniziativa consiliare per stabilire gli indirizzi per la designazione e la nomina dei rappresentanti del comune di Grosseto negli organismi da esso partecipati. Proposta portata dal consigliere Giacomo Gori del Movimento 5 Stelle e condivisa da Partito Democratico, Grosseto Città Aperta e Liberali-Riformisti-Socialisti, che chiedeva a tutto il consiglio comunale di introdurre una regola di normale buon senso, e cioè che le figure alle quali affidare la governance di organismi di così grande importanza debbano vantare specifiche professionalità.
In linea, peraltro, con le indicazioni espresse dalla presidenza del consiglio dei ministri, dal ministero della economia delle finanze e dai rappresentanti nazionali delle regioni e degli enti locali”.
“Chiaramente, vista la guerra in corso sulle nomine tra le forze del centrodestra, la proposta del consigliere Gori ha ulteriormente lacerato la maggioranza, fino al punto di arrivare ad un muro contro muro che ha costretto una larga parte dei consiglieri di maggioranza dapprima a cercare rifugio dietro il parere tecnico del segretario comunale, poi, incapaci di affrontare un dibattito politico vero e trasparente, ad optare per una fuga ingloriosa, facendo mancare deliberatamente il numero legale ed evitare una conta che avrebbe frustrato le velleità del sindaco di distribuire le poltrone a suo piacimento al solo fine di mantenersi un ultimo scampolo di potere. Una vergognosa ‘ritirata strategica’ in pieno stile: sindaco, Fratelli d’Italia (con una sola eccezione) e lista civica del sindaco, tutti scomparsi dai banchi consiliari al momento del voto per correre nelle stanze del potere a spartirsi i ruoli. Una scena degna della peggior vecchia politica”.
“Ma governare non significa solo occupare posti di potere – prosegue l’opposizione -: significa scegliere in modo responsabile e trasparente chi amministrerà aziende cruciali per la vita della città. Specie quando si tratta di società partecipate, il cui controllo è direttamente nelle mani del Comune, e dunque dei cittadini. Non è accettabile che su scelte così importanti prevalga la logica del ‘poltronificio’ e della spartizione politica anziché criteri oggettivi e competenze reali. Ai cittadini diciamo chiaramente: meritate più trasparenza, più competenza, più rispetto. Noi continueremo a vigilare e a batterci per questo. La maggioranza, che oggi fugge dai propri doveri politici, domani dovrà rispondere davanti alla città”.