
GAVORRANO – «Il Consiglio comunale tenutosi oggi a Gavorrano è stato segnato da un episodio di inaudita gravità, che conferma ancora una volta il clima irrespirabile in cui si è costretti ad operare, a causa di una maggioranza incapace di garantire il minimo decoro istituzionale».
Così il gruppo consiliare di opposizione “Noi per Gavorrano” in una nota.
«Mentre il nostro gruppo consiliare stava esponendo, per voce del capogruppo Andrea Maule, le proprie argomentazioni contrarie all’aumento della Tari previsto per le strutture agrituristiche, l’assessore Massimo Borghi, privo di qualsiasi competenza in materia, ma sempre pronto a intervenire in modo sopra le righe, ha dato vita a un comportamento indegno del ruolo istituzionale che ricopre».
«Nel proprio intervento, Maule si era limitato a invitare il gruppo di maggioranza a leggere attentamente gli allegati tecnici della delibera e a basare su quelli ogni valutazione, nel rispetto della trasparenza e della correttezza amministrativa. Una richiesta legittima, che ha però scatenato l’ennesima reazione scomposta dell’assessore Borghi. Dopo essersi alzato dal suo posto per abbandonare l’aula in dissenso a Maule, Borghi ha rivolto al nostro capogruppo un volgare “ma vaffanculo”, accompagnandolo con il più classico e palese gesto del braccio. Pochi secondi dopo, rientrando, ha rincarato la dose con un’espressione ancora più grave e offensiva: “io leggo quel cazzo che mi pare”, sempre rivolgendosi direttamente a Maule. Il tutto ha determinato la momentanea sospensione del Consiglio comunale, con l’inevitabile scelta dei consiglieri di minoranza di abbandonare l’aula».
«Non si tratta di un caso isolato. L’assessore Borghi è lo stesso che, nel novembre 2023, aveva pubblicamente strappato in aula una mozione del nostro gruppo, definendola “un atto fascista”. Un comportamento gravissimo, già allora denunciato al Prefetto e riportato dalla stampa locale».
«Questi episodi, sempre più frequenti e sempre più violenti sul piano verbale e gestuale, evidenziano un problema profondo: l’assenza totale di guida politica da parte del sindaco Stefania Ulivieri. Di fronte all’ennesima intemperanza del suo assessore, non solo non ha preso le distanze, ma non ha nemmeno provato ad evitare l’accaduto. La Sindaca si mostra incapace di esercitare la minima autorevolezza e sembra ormai totalmente succube dell’assessore Borghi, che di fatto agisce da “sindaco ombra” dettando tempi, toni e contenuti».
«Altrettanto sconcertante è stato il comportamento dell’assessore all’ambiente Francesca Mondei, a cui spettava per delega il compito di fornire risposte chiare sull’aumento della tassa rifiuti. Come ormai accade da tempo, la Mondei è rimasta in totale silenzio: nessun intervento, nessuna spiegazione, nessuna assunzione di responsabilità. Una scena muta che mette a nudo tutta l’inadeguatezza di una figura che, pur formalmente investita di un ruolo fondamentale, non dimostra di esserne all’altezza. Il nostro gruppo ha provveduto, ancora una volta, a segnalare formalmente l’accaduto al Prefetto di Grosseto, affinché sia garantita la tutela del corretto svolgimento delle attività consiliari e del rispetto reciproco tra i rappresentanti istituzionali. Non possiamo accettare che in un’aula consiliare si venga aggrediti verbalmente da chi dovrebbe rappresentare le istituzioni con sobrietà e senso delle istituzioni».
«Il Consiglio Comunale è per antonomasia il luogo della democrazia, non dell’arroganza e della prevaricazione – dichiara il capogruppo Andrea Maule –. Se la sindaca non è in grado di tenere a freno l’intemperanza del suo assessore e l’inadeguatezza dei suoi delegati, allora è evidente che a mancare è proprio una guida. Continueremo a difendere il nostro ruolo e a rappresentare con fermezza i cittadini di Gavorrano, senza farci intimidire da chi trasforma l’aula consiliare in un ring».