
GROSSETO – L’Isis Fossombroni, indirizzo sportivo, a dodici anni dalla scomparsa, ha ricordato Pietro Mennea oro olimpico a Mosca 1980, detentore, dal 1979 al 1996, del record del mondo dei m.200 in 19”, 72 tuttora record europeo sulla distanza. Morto il 21 marzo 2013.
Lo ha fatto con un incontro dal titolo “Essere campioni nello sport, nella scuola e nella vita. Testimonianza del dottor Carlo Ronconi” con gli studenti delle classi seconde dell’Isis Fossombroni indirizzo sportivo.
È stato proiettato per le classi II D, E ed F il film 19”,72. Dedicato alla vita ed alla carriera dell’atleta barlettano.
Gli studenti sono stati aiutati a calarsi nell’atletica leggera di quegli anni da Carlo Ronconi, a comprendere il valore di quei risultati e dell’applicazione fisica e mentale da cui sono stati originati. Più volte azzurro, nel 1975 campione italiano m.100 e, dal 1976, detentore del record italiano delle 50 yard.
«Sollecitato dalla professoressa Gabriella Corzani – racconta la scuola – ha raccontato dei suoi inizi. Degli allenamenti al campo scuola Zauli di Grosseto. Della determinazione richiesta per sopportare, lui di Fonteblanda, un pendolarismo plurisettimanale. Nell’impossibilità: sedute in spiaggia o su campi di fortuna. Della necessità di coniugare studi liceali e sport. Della velocità, disciplina individuale che impone solitaria concentrazione su se stessi e sull’obiettivo. Dell’evoluzione delle piste, delle calzature, degli indumenti, delle metodologie di allenamento e d’alimentazione, dei sistemi di cronometraggio».
A fronte di questa evoluzione della sua disciplina il suo record, figlio di altri tempi, è ancora lì.