
FOLLONICA – “Abbiamo assistito lunedì scorso all’approvazione del nuovo regolamento di polizia urbana che, pur avendo alcuni elementi di razionalizzazione e riordino delle precedenti ordinanze che sosteniamo, contiene al suo interno un principio inaccettabile e gravissimo, che ci ha impedito di votarlo”. Così commentano i gruppi di opposizione Pd, Follonica a sinistra e Andrea Pecorini Sindaco.
“Parliamo dell’articolo 11 – spiegano -, un passaggio che mina profondamente i principi di uguaglianza, inclusione e rispetto della dignità delle persone. In questo articolo, infatti, si lega in modo esplicito il concetto di decoro urbano alla tipologia di prodotti, etnici o non etnici, che vengono venduti nei negozi e, indirettamente, all’etnia degli imprenditori e delle imprenditrici. Una simile impostazione è pericolosa, discriminatoria e del tutto contraria ai valori costituzionali, oltre a non avere nessun valore attrattivo e di rilancio del commercio di vicinato. Il messaggio che viene veicolato è chiaro e inquietante: alcuni commercianti, in base alla cultura dei prodotti che propongono, sarebbero meno ‘decorosi’ di altri. Questo è inaccettabile”.
“Il regolamento, inoltre, non è un regolamento che tratta di commercio e si limita a vietare, reprimere, proibire – affermano i tre gruppi di opposizione -. Non introduce alcun vero strumento di sostegno al commercio di vicinato, non offre risposte concrete alle difficoltà di chi tiene vive le nostre strade con il proprio lavoro quotidiano. Si sceglie la scorciatoia dell’esclusione e del controllo, invece di costruire politiche urbane inclusive, di sostegno e rilancio”.
“Avremmo potuto votare questo regolamento, contribuendo con responsabilità a migliorarne i contenuti, cosa che abbiamo provato a fare proponendo emendamenti sia in commissione consiliare, che in Consiglio comunale – proseguono i consiglieri e le consigliere -. Alcune delle nostre proposte sono state inserite nel testo definitivo, mentre altre no. Ad esempio la nostra richiesta di specificare le modalità di collaborazione fra esercenti e Amministrazione per garantire tutela e quiete nelle aree più frequentate all’uscita dalle discoteche, come Salciaina, è stata rigettata, così come la proposta di allargare il perimetro delle aree ritenute di interesse dal regolamento al quartiere di Pratoranieri e a tutto il lungomare. Sono stati invece accolti i nostri emendamenti riguardo la necessità di specificare che i proprietari di animali abbiano l’obbligo di portare con sé acqua senza saponi per pulire le deiezioni liquide e impegni concreti per le situazioni emergenziali delle persone senza fissa dimora”.
“In Consiglio, invece, la maggioranza ha respinto la richiesta di eliminazione dell’articolo 11 costringendoci a non votare il Regolamento – concludono dall’opposizione -. Non possiamo e non vogliamo, infatti, essere complici di un testo che discrimina in base all’etnia e che alimenta divisioni sociali. Il decoro non si misura con la provenienza delle persone e dei prodotti venduti. Il decoro si costruisce con rispetto, giustizia e pari opportunità per tutti”.