
GROSSETO – E’ accaduto mercoledì scorso a Grosseto, che la storia d’amore appassionata e tempestosa tra Sibilla Aleramo ed il suo Dino Campana, si sia scontrata con Robert Allen Zimmerman, più noto come il mitico poliedrico cantautore musicista Bob Dylan.
Non solo, ma a complicare le cose, ci si è messo pure Simone Fagioli con il suo saggio “Ora” sulla intelligenza artificiale, pubblicato dalla amiatina ‘scuderia libri’ Effigi.
Insomma, senza menare il can per l’aia, si è ripetuto il fenomeno oramai consueto, di eventi culturali pressoché concomitanti (ore 17, 18 e 18,30). Scelte orarie volute o fortuite? Ah, saperlo!
La cosa da tempo infatti si rinnova anche più volte alla settimana e non pochi di questi appuntamenti, hanno orari concomitanti tra di loro.
Spesso peraltro tali incontri, hanno come organizzatori dei soggetti istituzionali “figli” dello stesso “padre”. Il classico fenomeno insomma della mano destra che ignora ciò che compie la sinistra!
Allora eccoci così di fronte, “alle 5 della sera”, parafrasando il refrain di una vecchia canzonetta anni ‘70, alla tormentata vicenda d’amore tra Sibilla e Dino, ma di contro alle 18 anche al varo in una libreria del centro storico, di una narrazione fatta da un rispettabile esponente della vecchia ‘kultura’ grossetana su curiosità e vicende nonché sulla stilistica musicale di Dylan.
Chiude però la terna alle 18,30 in altra libreria centralissima, dal fascinoso nome di ‘calviniana’ memoria, un autore titolato, preparato ed impegnato, coadiuvato dall’iperattivo editore del suo libro e da una giovane giornalista.
Libro che propone un saggio sull’intelligenza artificiale.
Ebbene allora, considerato il pernicioso ripetersi di questi accadimenti e la non inversione di tendenza, perché non tentare, di debellare questa consuetudine facendo ricorso proprio all’intelligenza artificiale!? Non sia mai detto che…!
