
AMIATA – Un percorso sensoriale fra i castagni, realizzato con materiali naturali e pensato per riscoprire il legame profondo tra uomo e montagna, bagni di benessere nel castagneto, prodotti di ecodesign con legno residuo del castagneto in un’ottica di economia circolare, castanicoltura sociale, castanea-bike, degustazioni nel castagneto e passeggiate someggiate con gli asini amiatini. Queste sono solo alcune delle proposte del progetto.
Diversificare il settore castanicolo, questo è l’obiettivo principale del progetto “Castaneoturismo” che è partito sull’Amiata e che sarà discusso in un workshop in programma lunedì 14 aprile dalle 15.30 alle 18.30 presso la sala Cred di Arcidosso.
Castaneoturismo è un’iniziativa che punta alla diversificazione e alla multifunzionalità dell’impresa castanicola evidenziandone il ruolo ambientale, naturalistico, turistico, artigianale, commerciale, sportivo e negli ultimi tempi anche sociale e del benessere.
Emblematico è il percorso di “castaneoterapia” messo a punto da una delle aziende castanicole del progetto, Mirco Fazzi. Si tratta di un breve sentiero immerso in un castagneto da frutto del Monte Amiata, lungo 170 metri, progettato per offrire ai visitatori un’esperienza unica: camminare a piedi nudi tra materiali del bosco (dalla pietra al legno, dai frutti ai profumi delle piante autoctone) per ritrovare, passo dopo passo, un contatto autentico con l’ambiente. Il percorso si sviluppa ad anello e si snoda tra superfici diverse, scelte con cura per stimolare il corpo e i sensi, evocando il ciclo della vita e il continuo adattarsi dell’uomo alla natura che lo circonda. È anche un omaggio alla castagna e al lavoro secolare che ha modellato il paesaggio amiatino, trasformando il castagneto in un bene comune da valorizzare e proteggere.
Il progetto, finanziato dalla Regione Toscana con la sottomisura 16.2 del PSR 2014-2020, vede collaborare in maniera sinergica diversi soggetti a partire proprio dai quattro imprenditori agricoli coinvolti, Mirco Fazzi, Roberto Ulivieri, Francesco Monaci e Roccone S.r.l. Società Agricola, lo Studio Agricis che si occupa del coordinamento delle attività con il dottore forestale Giovanni Alessandri, il dipartimento Dagri dell’Università di Firenze con la professoressa Silvia Scaramuzzi, il dipartimento Dafne dell’Università della Tuscia – Viterbo con il professor Rodolfo Picchio e l’associazione per la valorizzazione della Castagna del Monte Amiata IGP.
Il workshop del 14 aprile vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali, ricercatori universitari ed esperti del settore. Dopo i saluti del sindaco di Arcidosso Jacopo Marini e del presidente dell’Associazione Castagna del Monte Amiata IGP Roberto Ulivieri, il progetto sarà illustrato da Rodolfo Picchio (Unitus – Dafne) e Giovanni Alessandri (Studio Agricis). Seguiranno interventi sull’evoluzione del mercato della castagna e sulle potenzialità del turismo esperienziale nel castagneto, a cura di Silvia Scaramuzzi, Diego Bonaiuti, Francesca Danese e Francesca Papini (UNIFI – DAGRI).
A conclusione dell’incontro, un focus group aperto raccoglierà suggestioni e proposte su come sviluppare e promuovere esperienze turistiche legate al mondo castanicolo amiatino, grazie alla facilitazione di Silvia Scaramuzzi, Marta Allegri e Francesca Papini.