
FOLLONICA – Nella città del Golfo presto prenderà il via il progetto “Temporary urban street lab”, che ha ottenuto il finanziamento di 55mila euro nell’ambito del Fondo sociale europeo, programma operativo regionale 2021 – 2027 e che sarà cofinanziato dal Comune con oltre 23mila euro. L’obiettivo è quello di dare più attenzione agli spazi frequentati dai giovani e alle aree cittadine dismesse o abbandonate.
Intanto è stata firmata la costituzione dell’associazione temporanea di scopo (tra Comune di Follonica, Arcobaleno cooperativa sociale, Il Melograno cooperativa sociale, Kansassiti Aps, Vab) per la realizzazione delle attività previste dal progetto, che si concentreranno sulla costa nel periodo estivo, attenzionando in particolare i luoghi più frequentati dai giovani, con la presenza di educatori sul territorio: ascolto e prevenzione sono le parole chiave. Oltre al sindaco Matteo Buoncristiani, alla firma c’erano anche l’assessore al Sociale Eleonora Goti e l’assessore alla Sicurezza Giorgio Poggetti.
“Nel territorio follonichese e nelle sue prossimità – spiega il sindaco di Follonica Matteo Buoncristiani – si sono verificati negli ultimi anni diversi casi di violenza (di vario genere e entità) nella fascia adolescenziale e atti di bullismo. È quindi necessaria un’azione condivisa tesa alla costruzione di una rete orientata alla promozione dell’inclusione sociale e partecipazione attiva che possa contribuire attraverso una più ampia valorizzazione delle realtà culturali, educative e sociali alla rigenerazione urbana integrata, alla prevenzione e al contrasto di fenomeni di degrado e disagio sociale e nel contempo alla sicurezza delle comunità”.
Oltre agli spazi esterni ai locali e alle discoteche, saranno al centro del progetto le aree degradate frequentate dai ragazzi, che saranno presto individuate. Il tutto con la presenza di educatori.
Nella pratica i soggetti riuniti nell’Ats, di cui il Comune di Follonica è capofila, porteranno avanti attività di prevenzione/mediazione dei conflitti sociali-culturali nelle nuove generazioni attraverso il presidio dei luoghi informali di aggregazione giovanile.
Ci saranno inoltre azioni di educazione di strada, connesse a fasi di coprogettazione degli spazi pubblici in disuso della città, la collaborazione con i partner che rappresentano il tessuto associativo che opera nell’aggregazione giovanile, la creazione di uno spazio educativo in cui i giovani si aggregano attraverso un programma di attività socio-educative e culturali, già in atto con Spazi Ragazzi. Adesso è necessario un altro passaggio tecnico con la Regione e a seguire il progetto prenderà il via con una presentazione vera e propria a tutti i soggetti coinvolti.