
FOLLONICA – “La recente vicenda legata alla presunta residenza falsa del sindaco, ormai ribattezzata dalla stampa Residence Gate, solleva interrogativi gravi sulla trasparenza e sull’etica amministrativa della nostra città. Un tema che avrebbe richiesto chiarezza, apertura e trasparenza si è invece trasformato in un’ulteriore dimostrazione di chiusura e opacità da parte dell’amministrazione comunale”. Così Rifondazione Comunista e Follonica a sinistra tornano ad affrontare il caso che sta tenendo banco a Follonica nell’ultimo periodo.
“La scelta del sindaco e della sua maggioranza di tenere a porte chiuse il dibattito sulla domanda di attualità presentata dai consiglieri e dalle consigliere di opposizione ha rappresentato un vero e proprio schiaffo al principio della partecipazione democratica – proseguono -. Una decisione imposta nonostante il parere contrario della maggioranza dei capigruppo consiliari, che avevano chiesto un confronto pubblico e trasparente”.
“Ci troviamo di fronte a un episodio che mina la fiducia nelle istituzioni locali e che alimenta dubbi sulla volontà del sindaco di affrontare con serietà e responsabilità le legittime domande poste dai rappresentanti della cittadinanza – continuano Rifondazione e Follonica a sinistra -. Noi abbiamo sempre fatto della trasparenza e del rispetto della giustizia un nostro valore, come dimostrano tante vicende, anche passate, a partire dall’ippodromo all’approvazione del regolamento anti-evasione. Pertanto abbiamo le carte in regola per chiedere: s non c’è nulla da nascondere, perché evitare il confronto pubblico?”.
“Chiediamo con forza che l’amministrazione faccia un passo indietro rispetto a queste scelte autoritarie e garantisca la massima trasparenza su una vicenda che riguarda la credibilità di chi governa la città – concludono -. I cittadini e le cittadine hanno il diritto di sapere e di partecipare ai processi decisionali che li riguardano. La democrazia non può essere relegata dietro porte chiuse”.